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🎧 Manifestazione per chiudere la sede di CasaPound a Firenze

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🎧 Manifestazione per chiudere la sede di CasaPound a Firenze
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Firenze, alcune centinaia di persone hanno partecipato sabato sera ad una manifestazione con corteo nell’Oltrarno, zona Ponte alla Vittoria, per chiedere la chiusura della sede di CasaPound di via dei Vanni.

La manifestazione è iniziata in piazza Pier Vettori, da dove è partito il corteo che era aperto dallo striscione ‘Firenze è Antifascista’ e che si è mosso intorno alle 17:00, verso il Ponte alla Vittoria. Presenti molti altri striscioni e bandiere di realtà antifasciste locali e vi hanno partecipato anche famiglie con bambini.

“La sede di Casa Pound in via dei Vanni è una provocazione alla città intera – hanno spiegato i promotori del corteo – a cui gli antifascisti e le antifasciste di Firenze hanno il compito di rispondere”.

Tornando verso piazza Pier Vettori lungo via Bronzino, il corteo si è fermato per qualche minuto davanti al retro della sede e ha intonato cori come “siamo tutti antifascisti” e “fascisti carogne, tornate nelle fogne” e altri ancora.

La manifestazione è stata vigilata dalle forze dell’ordine sia in divisa sia in abiti civili e non risultano al momento disordini.

Notevoli le ripercussioni sul traffico poiché Ponte alla Vittoria è uno degli snodi nevralgici verso i viali di circonvallazione e il centro storico, in particolare il sabato sera per chi cerca di raggiungere i locali provenendo dalla direttrice Firenze-Pisa-Livorno e dall’area di Scandicci e Le Signe.

“Speriamo veramente che, – ha detto la consigliera comunale di ‘Sinistra Progetto Comune’, Antonella Bundu, intervistata da Gimmy Tranquillo alla manifestazione – così come ha già chiesto la proprietà, liberino i locali, perché anche per una questione di ordine, una questione anche di far vivere l’intero quartiere in tranquillità, noi non possiamo avere queste persone che si richiamano a quello che è un vero e proprio neofascismo”.

“Mi pare di capire che anche il contratto stesso sia stato in qualche modo sottoscritto da altre persone, nel senso non era a CasaPound in prima persona, dunque spero che anche questo possa valere per poter recedere dal contratto, noi comunque siamo qui, saremo qui, torneremo qui anche altre volte, perché non vogliamo assolutamente una sede di CasaPound non solo in questa zona, ma che non ci sia da nessuna parte a nostro parere”.

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