I cantieri delle grandi opere italiane “sono strumenti anticiclici, in un periodo in cui l’economia ci sta preoccupando perché il commercio globale è chiaramente rallentato, siamo in una situazione di sostanziale recessione quindi abbiamo bisogno proprio di un’iniezione e di un ‘buster’ che ci possa consentire di avere una spinta ed una marcia in più”. Lo ha detto Antonella Mansi, vicepresidentessa di Confindustria, a margine dell’evento sui rapporti Toscana-Usa in corso oggi a Firenze, parlando con i giornalisti dell’importanza di sbloccare i cantieri.
Parlando poi del via libera allo sviluppo dell’aeroporto di Firenze da parte della Conferenza dei servizi, Mansi ha detto che “è un passaggio che ci da’ fiducia che a questo punto si possa cominciare concretamente a guardare ad una nuova infrastruttura che possa essere all’altezza del bisogno, ma anche all’altezza dei nostri talenti e delle nostre caratteristiche territoriali che sono vocate all’esportazione, all’internazionalizzazione e quindi essere attrattivi e poter usufruire di infrastrutture adeguate è certamente un punto di vantaggio competitivo, ma anche di crescita sociale del territorio”.
Mansi inoltre ha affermato che definire il premier italiano Giuseppe Conte ‘burattino’ durante una seduta al Parlamento europeo “non va bene, noi il senso delle istituzioni ce l’abbiamo e ce l’abbiamo profondo”.
La vicepresidentessa ha aggiunto che “dobbiamo anche abbassare i toni in termini generali e tornare a parlare delle questioni che interessano le persone, e dunque il lavoro principalmente e la crescita economica che poi è la premessa perché il benessere si possa creare e distribuire”.