Dom 22 Dic 2024
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ToscanaAmbienteMarciana Marina dice NO alla plastica monouso

Marciana Marina dice NO alla plastica monouso

Il più piccolo comune dell’Isola d’Elba e della Toscana rimuoverà la plastica monouso a partire da aprile 2019. Legambiente: un esempio da seguire negli altri Comuni dell’Arcipelago Toscano

La sindaca di Marciana Marina Gabriella Allori (lista civica) si era impegnata a farlo a giugno a bordo di Goletta Verde in occasione della presentazione del progetto Pelagos Plastic Free e del lancio di SEIF –  Sea Essence International Festival  e di Vele Spiegate (i campi velici di pulizia delle spiagge di Legambiente) e ha mantenuto la promessa: a partire da aprile 2019 il più piccolo Comune dell’Isola d’Elba e della Toscana sarà “plastic free” e saranno vietati piatti, bicchieri e posate, cannucce e cotton fioc di plastica, cioè la plastica monouso che i volontari del Cigno Verde trovano spiaggiata in grande quantità e che ha formato gran parte del vortice di plastica – il più grande del Mediterraneo – tra l’Elba, la Corsica e Capraia.

«Ci complimentiamo con l’Amministrazione comunale e in particolare con la sindaco Allori e con la sua vicesindaca Donatella Martorella per aver avuto la determinazione per portare a compimento, anche con un primo coinvolgimento degli operatori commerciali, un atto di difesa della bellezza del mare e della sua vita – dice Maria Frangioni, presidente di Legambiente Arcipelago Toscano –  Il ritorno mediatico e di immagine di questo atto di civiltà amministrativa ci sembra già notevole, come dimostrano l’interesse dei media e le migliaia di mi piace e di condivisioni della notizia sui social network. Marciana Marina ha dimostrato che si può fare e invitiamo anche gli altri 6 Comuni dell’Isola d’Elba, Capraia e l’Isola del Giglio a seguirne l’esempio, per arrivare al più presto a un Arcipelago Toscano Plastic Free e anticipare quello che comunque imporrà nei prossimi anni una Direttiva europea e probabilmente la legge contro la plastica monouso annunciata dal ministro dell’Ambiente  Costa. L’ordinanza approvata da Marciana Marina, che fa proprio anche il progetto delle eco-feste dei ragazzi/e delle scuole superiori elbane, fa seguito a quelle simili prese già da una ventina di Comuni turistici insulari e costieri italiani, ci dice  che  è possibile avviare un percorso virtuoso, anche dal punto di vista economico, per il bene del mare, della biodiversità e di chi nel mare e con il mare ci vive e lavora».

La notizia che Marciana Marina sarà Plastic Free è arrivata proprio mentre nella sede nazionale di Legambiente a Roma era in corso un incontro tra i vertici nazionali del Cigno Verde e il presidente di Acqua dell’Elba  Fabio Murzi per parlare della prossima edizione di SEIF –  Sea Essence International, la cui seconda edizione si terrà ancora una volta a Marciana Marina nell’ultimo weekend di giugno 2019 e che vedrà un maggiore coinvolgimento di Legambiente, del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Comune di Marciana Marina e avrà un programma scientifico e culturale rinnovato, presenze politiche e scientifiche di altissimo livello anche internazionale,  a cominciare dalla prima giornata che sarà dedicata probabilmente alle Isole senza plastica e che dovrebbe vedere la firma della Carta Arcipelago Pastic Free per fare almeno dell’Elba un esempio virtuoso a livello nazionale.

Grande soddisfazione per l’iniziativa di Marciana Marina hanno espresso il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e il responsabile nazionale mare e turismo del Cigno Verde Sebastiano Venneri che hanno fatto notare che «Marciana Marina, dopo il no al porto ecomostro e alle plastiche monouso e con l’organizzazione di SEIF, ha tutte le caratteristiche per potersi fregiare nell’estate 2019 delle 4 Vele di Legambiente e Touring Club, peccato che l’assenza di un depuratore le impedisca di entrare nell’esclusivo club delle 5 Vele. Ma le iniziative prese e sostenute dall’amministrazione Allori dimostrano che tutta l’Elba potrebbe, con un lavoro concertato sui “fondamentali” (rifiuti, ciclo delle acque, turismo sostenibile, energie rinnovabili, tutela dell’ambiente e del paesaggio…), diventare abbastanza facilmente un comprensorio a 5 Vele».