Un misto tra pamphlet, «romanzo storico» e racconto onirico: Pilade Cantini racconta il suo rapporto con il potere e la grande città. Sulle orme di Calvino
Partito dalla provincia rossa della Toscana più profonda, Pilade Cantini è stato chiamato a Roma e ha vissuto nel centro del potere, affiancando come addetto alla corrispondenza prima Matteo Renzi e poi Paolo Gentiloni
Prendete Marcovaldo e mettetelo tra i palazzi della Capitale in questo inizio di secolo. Alla tenerezza malinconica del personaggio calviniano aggiungete però alcune venature acide e nichiliste nonché una romantica ma solida formazione comunista. Ne uscirà un personaggio spaesato e irregolare, assai affine all’autore che, dal 2014 al 2018, ha lavorato come addetto alla corrispondenza a Palazzo Chigi, durante i governi Renzi e Gentiloni.
INTERVISTA CON L’AUTORE