Il corteo è partito da piazza Scalelle presso il Comune di Marradi, per raggiungere poi il presidio permanente davanti alla fabbrica di Italcanditi, dove sono intervenuti i lavoratori, rappresentanti del sindaco Tommaso Triberti e lo stesso primo cittadino. Il corteo è stato promosso da Flai Cgil, Fai Cisl e anche Comune.
Circa 600 le persone presenti questa mattina a Marradi (Firenze) per la manifestazione a sostegno dei lavoratori di Ortofrutticola Mugello, dopo la decisione di Italcanditi di trasferire la produzione a Bergamo. Presenti cittadini, amministratori locali e regionali.
Il sindaco di Marradi ha così commentato: “La manifestazione è stata bellissima e molto partecipata. Il messaggio che abbiamo mandato è chiaro: basta con le chiacchiere, vogliamo una proposta seria e credibile. Noi siamo qui per ribadire quanto è importante il settore. Attendiamo un piano serio”.
Tra i presenti anche la vicepresidente della Regione Toscana e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi. “La Regione Toscana – ha detto – continuerà a tenere alta l’attenzione su questa crisi e continuerà a stare al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni locali che si stanno battendo per difendere i posti di lavoro e una produzione importante per il territorio e per l’economia di tutta la zona”
Presenti anche i senatori del Pd Caterina Biti e Dario Parrini: “La presenza – hanno detto – di così tanti amministratori locali, dei rappresentanti delle istituzioni e dei partiti, delle forze sindacali è un fatto importantissimo che dimostra la grande solidarietà di tutto il territorio nei confronti dei lavoratori dell’Ortofrutticola del Mugello. Chiediamo che la produzione riparta, che si rispettino i lavoratori e la dignità del lavoro”.
“È stata una manifestazione bella e partecipata, che ha dimostrato il senso di comunità che ha sempre contraddistinto questa vertenza. Il messaggio partito oggi è che qua siamo tutti mobilitati e uniti a rivendicare soluzioni solide e certe per il futuro di questa fabbrica. Non è tardi per il proseguimento nel 2022 dell’attività produttiva del marron glacé prendendo quindi il tempo per valutare l’eventuale piano di reindustrializzazione, perché diventi un piano industriale serio”. Così i sindacati hanno commentato la manifestazione.
Un piano, aggiungono in una nota, “che valorizzi il territorio e la filiera del marrone, garantendo agli stagionali contratti di una durata che permetta una sopravvivenza economica”. “Non accettiamo, infatti – prosegue la nota -, la scelta di Italcanditi di spostare subito la produzione a Pedrengo, un piano di reindustrializzazione poco credibile, il contratto di soli quattro mesi per gli stagionali, la sostituzione delle linee di produzione”.
Tra i commenti anche quella di Cecilia Cappelletti, consigliere metropolitano della Lega nel Centrodestra per il cambiamento, e Andrea Bandelli, responsabile regionale economia del Carroccio secondo i quali “pur ammettendo che il costo di produzione in Mugello sia più elevato come dichiarato da Italcanditi, resta il fatto che provenendo la gran parte dei marroni dal territorio mugellano, quindi a km zero, i costi di trasporto per far giungere questa materia prima allo stabilimento di Bergamo sono sicuramente molto più elevati rispetto a quelli da sostenere per farla giungere allo stabilimento di Marradi e riducono significativamente quella convenienza economica alla base del trasferimento.