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Marradi, fabbrica marron glaces delocalizza produzione a Bergamo

terremoto Marradi

“E’ una pugnalata al cuore del nostro paese” dice il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti.

La proprietà dell’azienda Ortofrutticola del Mugello, la bergamasca Italcanditi, ha annunciato di voler chiudere lo stabilimento di Marradi (Firenze) per spostare a Bergamo tutta la produzione di marron glaces. E’ quanto rivela in un post su Facebook il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, che domani pomeriggio parteciperà a un’assemblea con istituzioni locali e sindacati. Ortofrutticola del Mugello occupa una decina di lavoratori a tempo pieno e 80-90 stagionali all’anno per la produzione, mobilitando un forte indotto locale di produttori e raccoglitori.

“E’ una pugnalata al cuore del nostro paese – ha affermato Triberti -, capitale del Marrone, e della nostra comunità. La fabbrica dei marroni, come la chiamiamo noi, è la fabbrica di Marradi, un punto di riferimento e un volano per tutto il territorio e faremo di tutto perché questo non accada. Abbiamo tutti un familiare, un amico, che ci lavora. E’ un presidio fondamentale per garantire la vita della nostra piccola comunità”. Lo stabilimento di Marradi ha circuiti di canditura completi di linee automatiche e semi-automatiche per confezionamento di marron glaces: entrano in lavorazione circa 7.000 tonnellate all’anno di castagne. Italcanditi, attiva nella produzione di semilavorati per l’industria dolciaria e lattiero-casearia, ha rilevato nel 2020 il 100% di Ortofrutticola del Mugello: dal 2019 l’azienda bergamasca è controllata dal fondo Industrialinvest.

“L’annunciato spostamento dello stabilimento della Ortofrutticola del Mugello di Marradi è un durissimo colpo al tessuto sociale ed economico del nostro territorio. La fabbrica dei marroni è infatti un punto di riferimento per la produzione della zona e contribuisce al racconto del marrone come prodotto d’eccellenza simbolo di Marradi. Saremo a fianco delle istituzioni e delle rappresentanze dei lavoratori nel tentativo di scongiurare questo spostamento, che rischia di impoverire il territorio economicamente e dal punto di vista sociale e culturale”. Così la senatrice di Firenze e vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato, Caterina Biti (PD), commenta l’annuncio della chiusura e dello spostamento da Marradi (Firenze) a Bergamo dello stabilimento della Ortofrutticola del Mugello, punto di riferimento nella produzione dei marroni di Marradi.

Per Dario Nardella, Sindaco della Città Metropolitana di Firenze, “la delocalizzazione non è un problema solo internazionale ma anche interno. E’ un meccanismo sbagliato che consiste sostanzialmente nel trasferire attività produttive che fanno profitti in altre aree dove proprietari e azionisti guadagneranno ancora di più, scaricando per questo motivo la mano d’opera, accantonata come un’appendice. I lavoratori sono attori primari della generazione della ricchezza, ma ne vengono estromessi. La decisione della nuova proprietà dell’Ortofrutticola del Mugello di chiudere lo stabilimento di Marradi per spostare l’attività a Bergamo oltre a essere inaspettata deve essere fondata su motivazioni veramente gravi per poter essere sostenuta. Sia chiaro che noi non staremo a guardare”.
“Noi rispettiamo i principi di libera concorrenza e di libera iniziativa economica – sottolinea Nardella –  ma essi devono essere sempre sorretti da motivazioni chiare e non possono derogare ai diritti sociali e alla qualità del lavoro”.
La ricchezza “è vincolata alla responsabilità sociale e occupazionale e non possiamo permettere che la comunità di Marradi venga colpita al cuore, nelle famiglie, nelle persone, nelle speranze che danno vita e certezze per andare avanti. Se oggi tocca a Marradi con un vantaggio immediato per Bergamo, domani starà a Bergamo per un’altra realtà. Bisogna aggredire letteralmente questa modalità non solo a livello di normativa europea ma anche nazionale”.
La Città Metropolitana “sarà al fianco del Sindaco Tommaso Triberti, della comunità di Marradi e dei lavoratori”.

Sul tema è intervenuta la regione Toscana. Il tavolo dell’Unità di crisi è convocato il 3 gennaio alle 11 per discutere della “Ortofrutticola del Mugello”: la bergamasca Italcanditi, proprietaria dell’azienda, ha infatti annunciato di voler chiudere lo stabilimento di Marradi (Firenze) per  spostare la produzione di marron glaces a Pedrengo.

A contattare l’Unità di crisi regionale, spiega Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e crisi aziendali del presidente Eugenio Giani, è stato lo stesso sindaco di Marradi, Tommaso Triberti. Al tavolo regionale, oltre alle strutture dell’Unità di crisi, parteciperanno sia il sindaco che i sindacati.

L’azienda conta una decina di dipendenti a tempo pieno, a cui vanno sommati i lavoratori stagionali, che nei momenti di maggior richiesta fanno oscillare il numero totale tra le 60 e le 100 unità, di cui circa l’80 per cento donne.

Nata nel 1984 su iniziativa dell’allora Comunità Montana del Mugello, la “fabbrica dei marroni” (come viene chiamata) è un punto di riferimento per il territorio e perno dell’economia locale.

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