Si è svolto stamani a Marradi il sopralluogo sulla SR302 con il presidente della Regione Giani. “Speriamo di poterla riaprire quanto prima”, dice il Sindaco Tommaso Triberti, che parla di persone ancora isolate e raggiungibili solo con mezzi di emergenza. Chiuse durante la notte le strade comunali e provinciali alternative per il pericolo di smottamenti, e per ogni urgenza i marradesi si spostano in Emilia Romagna. Domani vertice con RFI, Trenitalia e i sindaci dei comuni del Mugello per capire come intervenire sul fronte ferrovia.
Un territorio ferito, che fa i conti con l’onda lunga degli eventi calamitosi delle scorse settimane. Da Vaglia a Marradi, da Signa, Lastra a Signa a Vicchio, passando per Borgo San Lorenzo, e Rufina, tutte cittadine che portano ancora i segni di allagamenti e frane, che interrompono strade, comunicazioni e lasciano tagliate fuori persone, intere comunità. A Marradi si è concluso il sopralluogo sulla SR302 con il presidente della Regione Giani, “speriamo di poterla riaprire quanto prima” dice il Sindaco Tommaso Triberti, “sulla ferrovia invece, non ci sono novità”, ma domani è previsto un incontro con RFI, Trenitalia e i sindaci degli otto comuni del Mugello per capire come intervenire.
Nella cittadina dell’alto Mugello al confine con la Romagna sono già rientrati nelle loro case una settantina di marradesi evacuati in via preventiva savbato scorso, mentre restano isolate una trentina di persone in alcune frazioni, in particolare a Campigno, e vengono raggiunte solo con mezzi di emergenza. Nove cittadini sono stati ospitati inizialmente in una struttura della parrocchia di Popolano, poi hanno trovato un tetto da amici o parenti.
Spiega sempre Triberti che stanno continuando le verifiche dei tecnici che anticipano gli interventi di somma urgenza fatti per la riapertura dei canali, stimati per 2 milioni e mezzo di euro, in un terreno che ha già subito un centinaio di frane. Rimane poi da quantificare i danni ai privati.
Per raggiungere Marradi, attualmente rimane percorribile solo la SR 302 fino al passo della Colla, poi Passo della Sambuca verso Palazzolo Sul Senio e di nuovo a salire con la Regionale 306, “una corsa a ostacoli” l’ha definisce Triberti, strade che rimangono chiuse durante la notte per sicurezza a causa del pericolo di smottamenti. Questo significa che per ogni emergenza, anche medica, “dobbiamo andare in Emilia Romagna”.