Dal 27 aprile la distribuzione delle mascherine fornite gratis ai cittadini dalla Regione Toscana continuerà solo tramite le farmacie e i Comuni, e non più anche tramite i supermercati. Lo ha annunciato in un videomessaggio il presidente della Regione, Enrico Rossi.
“Ci scusiamo se abbiamo provocato qualche sofferenza e qualche disagio”, ha spiegato, facendo anche riferimento a fenomeni di accaparramento “che io condanno eticamente prima ancora che dal punto di vista legale: sono fatti esecrabili, comportamenti da stigmatizzare”.
Rossi ha detto che “sappiamo che potrebbero crearsi ancora una volta dei disagi, degli assembramenti” davanti alle farmacie, “quindi occorrerà avere ancora una volta pazienza. Il
mio consiglio è che ci si potrebbe ad esempio distinguere in base al cognome: lunedì potrebbero andare a ritirare in farmacia i cognomi che vanno dalla A alla L, mentre martedì i cognomi che vanno dalla M alla Z. Faccio un appello alla calma e alla pazienza: siamo certi che riusciremo alla fine a raggiungere tutti quanti, non lasceremo nessuno da solo. I Comuni per la loro parte continueranno a garantire un flusso di mascherine distribuite casa per casa, rivolgendosi in particolare alla popolazione più anziana, ai disabili”.
“Il nostro obiettivo è che ogni giorno affluiscano nei prossimi giorni, settimane, mesi qualcosa come circa due milioni” di mascherine al giorno “confezionate in pacchetti da cinque”. Lo ha detto in un videomessaggio il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, spiegando che “vogliamo garantire ai cittadini e la Toscana almeno una mascherina al giorno”, fornita gratuitamente attraverso il canale delle farmacie.
“Può darsi – ha affermato Rossi – che ancora nei primi giorni ci siano fenomeni di esaurimento delle scorte presso quella o presso quell’altra farmacia, perché alcune sono più frequentate e altre lo sono molto meno. Esiste circa un sesto di stock che è rimasto nei magazzini, e che non è ancora stato distribuito per queste differenze tra farmacie che evidentemente ci sono sul territorio”.
Le mascherine distribuite “ormai in grande parte sono prodotte in Toscana – ha ricordato il governatore – solo in parte noi le compriamo da fuori: c’è un sistema produttivo che
in Toscana è stato messo in moto, che riesce a garantire intorno a un milione e mezzo di mascherine al giorno come produzione propria”.