Ha creato molto scalpore il nuovo regolamento della Polizia Municipale del comune di Massa, in particolare l’articolo 12, che, come scritto, vieta di “porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento”. Ciò che ha suscitato l’indignazione dell’attore Alessandro Gassmann è la parte dell’ordinanza che indica l’abbigliamento di una persona come, testuali parole, “suscettibili di ingenerare la convinzione che la stessa (donna, in particolare) stia esercitando la prostituzione”.
L’attore si è così affidato a Twitter per esprimere la sua idea: “Il nuovo regolamento del Comune di Massa prevede multe per chi mendica e per le donne che vestono in modo provocante” lanciando l’hashtag “#ricoveratelasindaca”. Il tweet di Gassmann è stato letto e ripubblicato da tantissimi fan e follower e, all’attore, ha fatto eco anche Fiorella Mannoia: “Ditemi che è uno scherzo. I cittadini di Massa accettano tutto questo?.
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Massa, Francesco Persiani, che considera le critiche “oltremodo ingiuste e ingiustificate se non addirittura sorrette da motivazioni di carattere politico ed ideologico”, sostenendo la strumentalizzazione di “alcuni termini contenuti nell’atto attribuendogli un significato ed una valenza arbitraria frutto di un’interpretazione distorta”. “Sorprende che le critiche vengano oltremodo amplificate da persone, quali Alessandro Gassmann e Fiorella Mannoia, che seppur famose nel mondo dell’arte e dello spettacolo, non appaiono certamente i soggetti piĂą idonei a giudicare la bontĂ dei regolamenti comunali”, aggiunge il sindaco. “Ci spiace – conclude – che si stiano strumentalizzando iniziative regolamentari che vanno nella direzione di un miglior funzionamento del controllo e della vigilanza della cittĂ facendo assurgere a cronaca nazionale opinioni non soltanto infondate o non rispondenti al vero, ma soprattutto lesive dell’immagine di questa amministrazione e della cittĂ di Massa. Per tale motivo, non mancheremo di valutare attentamente i singoli commenti e dichiarazioni, da chiunque provengano, e se ritenuti sussistenti i presupposti di legge, verranno segnalati all’AutoritĂ giudiziaria a tutela dell’immagine della cittĂ ”.
Nel merito della questione si inserisce anche la senatrice Pd Valeria Valente, presidente della commissione sul femminicidio a Palazzo Madama, che con un tweet esprime il suo disappunto: “Il sindaco leghista di Massa pensa di dire alle donne come si devono vestire? Il medioevo della Lega si muove calpestando le libertĂ delle donne. Stiano sereni che non glielo permetteremo mai”.