Massimo Sestini, nato a Prato nel 1963, è un fotografo celebre.
Massimo Sestini è stato chiamato “re dei paparazzi” per i suoi molti scoop che rubano in maniera rocambolesca immagini di politici, reali, sportivi, divi e celebrità.
Sono tante le sue immagini ottente grazie a macchine fotografiche nascoste o a lunghi appostamenti. Per esempio, negli anni grazie a lui abbiamo visto Diego Maradona in clinica a disintossicarsi e Lady Diana in bikini. Oppure abbiamo “partecipato” a blindatissimi matrimoni come quello di Kim Kardashian e Kayne West a Firenze.
Ma Massimo Sestini lavora anche a più ampio raggio.
Dagli anni Ottanta infatti Massimo Sestini documenta anche gli eventi più importanti del nostro tempo. Sono sue le immagini di stragi come quella dell’Italicus, “rubata” nel 1984 a 21 anni, e quelle di Capaci.
Sue sono anche tante altre fotografie che scandiscono la storia contemporanea. A Firenze per esempio di recente abbiamo visto i suoi ritratti di infermieri al tempo del Covid. Forse la sua immagine più famosa è quella del barcone di migranti, con la quale ha vinto nel 2015 il World Press Award. Come dire, il Nobel della fotografia di reportage.
La “cifra” stilistica di questa e delle altre sue fotografie di paesaggi più recenti è che sono zenitali, cioè prese dall’alto. Esattamente sopra la testa del soggetto fotografato. Sono ottenute insomma volando direttamente sopra i luoghi e le persone. Lo fa lui in persona su aerei militari o elicotteri. Oppure utilizza droni.
E proprio zenitali sono le 20 immagini che compongono la mostra “Massimo Sestini, Oltre la Bellezza”, aperta al Forte di Belvedere a Firenze fino al 31 ottobre 2020.
Si tratta di immagini stampate nel formato gigante di 3 metri per 5 su grandi teloni in pvc. Questi teloni, montati su imponenti strutture metalliche, consentono una visione “doubleface”. Così 10 strutture metalliche supportano 20 immagini.
Cosa raccontano queste grandissime fotografie di Massimo Sestini?
Raccontano la Toscana. Per una mostra che infatti nasce come progetto e campagna internazionale di promozione della regione.
Già da qualche anno Massimo Sestini racconta l’Italia vista dall’alto. Dal 2015 lo fa dagli elicotteri della Polizia di Stato. Scattando a perpendicolo sui suoi soggetti o un’ora prima dell’alba o dopo il tramonto.
Anche in questa mostra, luci particolari, lenti speciali e mezzi straordinari raccontano dunque la Toscana di Massimo Sestini. Dal Forte, le immagini si impongono prepotentemente contro lo sfondo di Firenze. E il risultato è molto contemporaneo, nel bene e nel male. E’ cioè di un grande impatto molto “Instagrammabile”; ed è molto, molto (troppo?) patinato.
@Margherita Abbozzo
“Massimo Sestini, Bellezza Oltre il Limite” è a cura di Sergio Risaliti ed è promossa dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze. Il progetto è realizzato da Fondazione Sistema Toscana, Toscana Promozione e Mus.e. L’ingresso è libero.
Tutte le fotografie sono mie, a parte il selfie sull’elicottero, l’immagine di copertina e l’immagine del barcone di 227 migranti al largo della Libia, del 7 giugno 2014, che sono courtesy di Massimo Sestini.