Piero Pelù, Stefano Massini e Bobo Rondelli: sono alcuni degli artisti che questa sera, dalle 21, incontreranno i lavoratori della Gkn davanti ai cancelli dello stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze), che la multinazionale Melrose ha deciso di chiudere licenziando tutti i 422 dipendenti e con loro anche gli addetti dell’indotto. Lo annuncia il collettivo di fabbrica su Facebook.
Questa sera, mercoledi’ 28 luglio, a partire dalle 21.00, di fronte ai cancelli della Gkn a Campi Bisenzio (Firenze), le lavoratrici e i lavoratori Gkn, e con loro i lavoratori degli appalti, che si sommano ai 422 dipendenti della fabbrica proprio di Campi Bisenzio (Firenze) recentemente licenziati, incontreranno le lavoratrici e i lavoratori del mondo dello spettacolo. Lo fa sapere la pagina Facebook ‘Collettivo di Fabbrica-Lavoratori Gkn Firenze’.
Una serata che vedra’ lo scrittore Stefano Massini portare davanti ai cancelli della fabbrica di Campi (Firenze) il testo da lui scritto e interpretato domenica scorsa al Festival Letterature di Roma ai Fori Imperiali, dove l’autore ha deciso di raccontare il dramma GKN cambiando all’ultimo minuto il tema del suo intervento.
Sul palco con Stefano Massini ci saranno Piero Pelu’, dopo che il rocker ha ospitato sul palco di un suo concerto due operai della GKN, l’Orchestra Multietnica di Arezzo, pronta a portare i propri ritmi internazionali a sostegno della battaglia per la dignita’ del lavoro, il cantautore, Bobo Rondelli, e altri cantanti, attori, attrici e registi, che con testi e video hanno raccolto l’invito di Stefano Massini a esporsi e prendere posizione sui licenziamenti della Gkn di Campi Bisenzio.
Circa mille saranno i posti a sedere di fronte ai cancelli della fabbrica Gkn, prioritariamente riservati ai dipendenti e ai loro familiari, e alle lavoratrici e i lavoratori di altre vertenze o aziende presenti, per una serata (trasmessa anche in streaming) che partira’ dalle 21 e si promette di essere un’occasione per tornare a spiegare il caso GKN in particolar modo a chi non ne ha ancora saputo fino ad oggi niente.
“Questa fabbrica e’ casa nostra. Da qua non ce ne andiamo. Saremo diversi se saremo tutti, Se sfondano qua, sfondano dappertutto. Fatevi un favore, unitevi alla lotta” si spiega sulla pagina Facebook ‘Collettivo di Fabbrica-Lavoratori Gkn Firenze’, utilizzando l’hashtag #insorgiamo.