Lun 23 Dic 2024
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🎧 Matteo Biffoni saluta la città: ‘Prato è avanti, non ci perderemo di vista’

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🎧 Matteo Biffoni saluta la città: 'Prato è avanti, non ci perderemo di vista'
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Il Sindaco Biffoni ha salutato Prato nella serata-evento per la fine dei due mandati amministrativi. “E’ diventata una città europea, riferimento su molti settori a partire dall’economia circolare: Prato è avanti”. Lo ha detto in un teatro Metastasio gremito ribadendo “Non ci perderemo di vista”.

“Prato è avanti, è sempre più una città europea”. Si muove sul fil rouge della città-laboratorio l’intervento  del sindaco di Prato Matteo Biffoni, che ieri sera ha “salutato” la propria città al teatro Metastasio con un evento che mette simbolicamente la parola fine a suoi 2 due mandati amministrativi: “Non ci perderemo di vista – ha detto dal palco introducendo le persone che hanno composto le sue squadre di governo -, ma siamo consapevoli che non sarà la stessa cosa. “Dieci anni – ha aggiunto il sindaco – che mi hanno fatto cambiare come uomo, che mi hanno stravolto la vita e  coinvolto tutta la mia famiglia. Ci rivedremo ma sarà diverso”.
Insomma un chiaro riferimento alla sua permanenza nell’agone della politica: un arrivederci, anche se non si sa ancora quale possa essere la sua prossima sfida. Infatti, per il centrosinistra cittadino, sarà la consigliera regionale Ilaria Bugetti (Pd) a sfidare gli avversari alle Comunali di giugno, primo fra tutti il centrodestra unito guidato dall’avvocato Gianni Cenni (Fdi).
“Se ora si dice che Prato è avanti – ha detto in uno dei passaggi più toccanti Biffoni – molto lo dobbiamo anche alla capacità di aver preso decisioni scomode ma coraggiose, pensando all’interesse della città più che al nostro. E non è un caso che oggi siamo capofila in Europa per l’economia circolare, per la forestazione e l’innovazione urbana”.
Infine il grazie alle associazioni di categoria e ai singoli, nelle battaglie più aspre: dalla sicurezza sul lavoro ai diritti. “Prato è una città di pace e di libertà, una città che non si lascia intimidire da chi parla di paura, odio, cattiveria: lo ha dimostrato in piazza delle carceri il 23 marzo 2019, con 5mila persone in piazza pronte a difendere i nostri principi costituzionali”.