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Max Gazzè in concerto all’Estate Fiesolana

Max Gazzè in concerto all’Estate Fiesolana con “Interludio”, secondo capitolo del tour “Amor Fabulas”. Successi e anticipazioni del nuovo album. In versione acustica e originale. Lunedì 29 luglio 2024 alle ore 21:15

Dopo il “Preludio”, per Max Gazzè è tempo di “Interludio”. Arriva il secondo capitolo del suo nuovo tour “Amor Fabulas” che, dopo aver viaggiato con successo nei teatri più belli d’Italia, prosegue en plein air verso il Teatro Romano di Fiesole, lunedì 29 luglio nell’ambito dell’Estate Fiesolana 2024.
I biglietti (posti numerati da 25,30 a 46 euro) sono disponibili online sul sito ufficiale www.estatefiesolana.it, su www.ticketone.it e nei punti vendita di Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Info tel. 055.5961293 – [email protected].

Gazzè regalerà al pubblico tanti brani suonati dal vivo per la prima volta. E nuovo sarà anche il vestito che Max cucirà addosso alle canzoni, grazie a una formazione ricca di strumenti particolarmente fascinosi, che lo accompagnerà per una versione acustica e originale del repertorio: il vibrafono di Marco Molino, la fisarmonica di Manuel Petti, i fiati e la chitarra di Max Dedo, quella di Daniele Fiaschi, l’autoharp e le voci di Greta Zuccoli e il pianoforte di Sunhee You.

Parte integrante dello spettacolo sarà l’inedita scenografia: un’installazione artistica di Francesco Filosa dal titolo “The Sound Energy”. Suoni e connessioni sono gli elementi fondanti di un disegno scenico in cui lo spettatore è parte integrante di una rappresentazione visiva che ha propulsioni e origini ancestrali. “The Sound Energy” è il micro-universo metaforico dentro il quale la musica prende vita: al centro della scena è collocato un disco luminoso rappresentante Sirio, la stella più brillante del cielo, visibile da ogni angolo della Terra; la luce viene spezzata solo dall’opportunità di trasmissione e condivisione, incarnate dall’aerofono artisticamente riprodotto da Filosa e ispirato a quelli della Seconda guerra mondiale. Così quello che in campo militare era un intensificatore di suoni, una sorta di microfono direzionale che permetteva di captare i rumori a lunga distanza e individuare così la direzione di provenienza di aerei nemici, diventa uno strumento per amplificare suoni, luci e suggestioni. Proprio questo elemento, infatti, prenderà vita durante il concerto: da esso si propagheranno dei fili luminosi che, collegati a ciascuno strumento musicale.