Momenti di tensione a Pisa la notte scorsa nel centro storico: i turisti e i giovani presenti in strada per la movida estiva si sono spaventati a causa di una violenta rissa che ha coinvolto decine di migranti, in particolare africani. E’ stato ferito il titolare di un locale intervenuto per separare i contendenti, in seguito è stato ricoverato in ospedale in condizioni non gravi.
Aggredito e ferito il titolare di ”Bazeel Pub a Pisa mentre tentava di fare da paciere in una rissa. E’ successo la scorsa notte in piazza Garibaldi, nel centro storico. L’imprenditore è stato colpito con dei pugni mentre cercava di fermare una rissa iniziata in piazza delle Vettovaglie e finita in piazza Garibaldi davanti al suo locale. Il titolare è stato colpito con un pugno al voto, rompendogli il setto nasale. Il commerciante ferito è stato portato al pronto soccorso.
La violenza è esplosa, improvvisa, intorno a mezzanotte in piazza delle Vettovaglie, uno dei luoghi simbolo della movida pisana. In un attimo sarebbero volate bottigliate e sarebbe spuntato anche un coltello. Secondo le prime ricostruzioni a fronteggiarsi sarebbero state bande di maghrebini e senegalesi, ma sull’episodio sono in corso indagini da parte di polizia e carabinieri. Di colpo sono partite decine di telefonate dai cittadini per richieste di intervento alle centrali operative delle forze dell’ordine. La rissa è poi proseguita subito dopo nella vicina piazza Garibaldi e sul lungarno, in prossimità del Ponte di Mezzo. Sul selciato è rimasto a terra un tappeto di cocci di bottiglia. Le cause delle scontro non sono chiare.
Già il 6 giugno scorso Pisa era stato teatro di un episodio di violenza. Due carabinieri erano finiti in ospedale dopo essere stati aggrediti nel corso di un controllo anti ambulanti abusivi in una strada centrale a due passi dal Duomo. Nel corso dell’operazione, che ha portato al sequestro di 160 borse contraffatte, ci sono stati momenti di tensione tra gli ambulanti e le forze dell’ordine. A stigmatizzare l’aggressione era stato anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini che su Facebook aveva parlato di “tolleranza zero, espulsioni per i clandestini e restituzione alle nostre città di un clima di legalita”.
“Ancora per quanto tempo dovremo svegliarci ogni mattina leggendo di episodi di violenza nella nostra città? Per quanto ancora dovremo sopportare che gente onesta e perbene subisca gli effetti di questa delinquenza dilagante e di questa accoglienza incontrollata?”. Lo afferma in una nota il candidato sindaco del centrodestra al ballottaggio, Michele Conti, a proposito della rissa di stanotte. “Ancora per quanto tempo – prosegue Conti – i pisani dovranno continuare a cedere porzioni della città a gente che impunemente e nel disprezzo totale delle regole e della civiltà vive ai margini della legalità? Chi ha consentito che questa gente usasse e continui a usare Pisa come fosse una sua proprietà? Quelle sono le stesse persone che fino a ieri ci dicevano che la sicurezza non era un problema di Pisa, che l’assessorato alla sicurezza richiesto da anni dal Centrodestra era una misura non necessaria, ma ora guarda caso lo propongono. Sono le stesse persone che quando noi denunciavamo che c’era un problema sicurezza che rischiava di esplodere e chiedevamo di intervenire preventivamente, non sono state in grado di guardare al di là del proprio naso e della propria ideologia e hanno permesso che Pisa divenisse il teatro di episodi come quello di stanotte. Esprimo vicinanza e solidarietà al titolare del locale”, che è rimasto ferito, conclude Conti.
Anche il consigliere regionale del Pd, Antonio Mazzeo, condanna la maxirissa nel centro di Pisa e afferma che “quanto è successo è gravissimo e inaccettabile” dando la sua “solidarietà al titolare del locale ferito”. “Gli autori – prosegue Mazzeo – devono essere identificati al più presto e pagare a caro prezzo. I delinquenti non possono e non devono restare impuniti. Chi è titolare dell’ordine pubblico, a partire dal ministro dell’interno, convochi immediatamente un incontro sulla sicurezza e dia risposte immediate non con gli slogan ma con soluzioni concrete e praticabili da subito”.