Lun 23 Dic 2024
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ToscanaPoliticaMazzeo, errore clamoroso reintegro dei medici no vax

Mazzeo, errore clamoroso reintegro dei medici no vax

I primi provvedimenti del Governo Meloni stanno facendo molto discutere. Tra le polemiche il decreto legge che ha anticipato al primo novembre la scadenza dell’obbligo di vaccinazione anti-Covid per i professionisti sanitari.

Secondo quanto comunicato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), che ha elaborato gli ultimi dati sui medici e odontoiatri sospesi dagli Albi per non essersi vaccinati, sono 1878 i medici che potrebbero rientrare effettivamente in servizio. Sul totale di 4mila sospesi, oltre 400 sono odontoiatri e tra i medici il 47% ha più di 68 anni ed è fuori dal Servizio sanitario nazionale.

Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, a margine di un evento a Firenze si è espresso in maniera sfavorevole sul tema, affermando che il reintegro dei sanitari non vaccinati “lo considero un errore clamoroso verso tutti i professionisti della sanità che sono stati in prima linea. C’è chi ha deciso di non vaccinarsi ed è stato fermato per un periodo di tempo e ora viene reintegrato adducendo come motivo il fatto che mancano i medici, gli infermieri. Allora io dico al Governo di investire di più in sanità pubblica”. Infatti ha aggiunto: “Investiamo di più così potremmo assumere nuovi infermieri, più medici. Questa è una scappatoia, un escamotage che però dà la cifra politica dell’idea che questo governo ha del rispetto delle regole“.

Al 31 ottobre, rileva la Fnomceo, erano 4004 i medici e odontoiatri sospesi, vale a dire lo 0,85% dei 473.592 iscritti. Di questi, 3543 i medici (lo 0,82% dei 434577 totali), 461 gli odontoiatri e 325 i doppi iscritti, che, per la stragrande maggioranza, esercitano come odontoiatri. Andando però a vedere l’età dei sospesi, poco meno della metà, e precisamente il 47% dei 3543 medici, vale a dire 1665, afferma la Fnomceo, hanno più di 68 anni e sono per questo fuori dal Servizio sanitario nazionale.

“Dei rimanenti 1878, la percezione è che la maggior parte siano liberi professionisti, ma non abbiamo, su questo, dati certi – commenta il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. Quello che possiamo dire è che gli Ordini si sono prontamente adeguati alle nuove disposizioni. Ringraziamo quindi tutti i Presidenti e il personale per il lavoro che hanno svolto in questi mesi e che ancora stanno svolgendo per ottemperare alla legge”.