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Medicina generale: lettera aperta Fimmg Toscana a presidente Giani

Aggressioni sanità

Immagine d'archivio

Medicina generale: una lettera aperta al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è stata inviata da Alessio Nastruzzi, segretario generale regionale Fimmg Toscana.

“Egregio presidente, abbiamo letto il documento prodotto e sottoscritto da tutte le Regioni nell’ambito della Conferenza Stato Regioni sulle possibili modifiche nella relazione tra il Ssn e la Medicina generale – si legge -. Dopo una prima fase di profondo sdegno e delusione, la reazione da parte del sindacato che rappresento è stata quella di contro produrre un documento nazionale che sicuramente sarà a sua conoscenza e che non sarà la nostra unica azione che intraprenderemo: cercheremo infatti di coinvolgere i cittadini, il tessuto sociale, cui tutti apparteniamo, per spiegare meglio cosa significhi, in termini di salute, il passaggio da un rapporto libero professionale che garantisce la libera scelta del medico a una dipendenza o un accreditamento da parte di un gestore privato”.

“Sul fatto che la medicina generale abbia necessità di una nuova modalità di lavoro sul territorio siamo tutti d’accordo. Noi lo diciamo da molto tempo e lei e l’assessore Bezzini lo sapete bene perché già nel giugno del 2020 abbiamo proposto al precedente presidente e poi a lei una modifica dei nostri accordi regionali che, guarda caso, andavano proprio nell’ottica indicata poi anche dal Pnrr – ha continuato Nastruzzi -. Lei sa bene quanto abbiamo collaborato in questi lunghi mesi per la vaccinazione antinfluenzale del 2020 e per quella del Coronavirus soprattutto negli assistiti over 80 affidati da lei, con lungimiranza, alla sola medicina generale e sa bene che le critiche mosse sono poi cadute improvvisamente dopo che i risultati ottenuti ci hanno visto primi in Italia insieme al Veneto raccogliendo il plauso del ministro Speranza e del generale Figliuolo”.

“I medici di medicina generale della Toscana, che è sempre stata fucina d’idee innovative come la sanità d’iniziativa, le Aft e il Dipartimento di Medicina Generale (solo per citarne alcune) si propongono con lei, all’assessore e ai suoi collaboratori come coloro che possono fornire le soluzioni professionali e organizzative per giungere a una nuova medicina generale territoriale sia in Toscana sia a livello nazionale in grado di affrontare i cambiamenti avvenuti nella nostra società e che veda realmente il cittadino beneficiare di questi cambiamenti”.

“Pertanto con profonda soddisfazione accolgo la frase contenuta nel capitolo ‘Forma di
Accreditamento da realizzare con modifica sostanziale di Acn’ del documento e su questa frase voluta e introdotta nel documento dalla nostra Regione si deve lavorare insieme per ovviare a un’interpretazione falsa e fuorviante sui motivi della sofferenza della Medicina generale e con essa dell’assistenza e cura della nostra popolazione”, ha concluso.

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