Ucraina: un minuto di silenzio ha aperto il Forum dei sindaci del Mediterraneo, in corso a Palazzo Vecchio a Firenze. Un modo, ha spiegato il sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella, “per ricordare le prime vittime del conflitto in Ucraina e chiedere alla Russia e al mondo intero di fermare immediatamente la guerra e lasciare la voce alla diplomazia per un negoziato che vada avanti ad oltranza per la pace”. Nardella ha sottolineato che Firenze e’ unita a Kiev “da un antico gemellaggio”.
Cena di benvenuto ieri sera a Villa Bardini, per i sindaci dei Paesi del Mediterraneo che cominciano oggi i loro colloqui nell’ambito dell’Incontro internazionale che confluirĂ con quello dei vescovi e che terminerĂ domenica alla presenza di Papa Francesco e del
presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La conferenza è nata per rilanciare l’interesse verso l’area mediterranea, attraverso il dialogo tra le sue principali cittĂ , favorendo e promuovendo azioni di supporto per la cooperazione e la pace e assieme al convegno dei
Vescovi promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, si ispira al messaggio universale di fratellanza e di pace che oltre 50 anni fa, fu lanciato da Firenze dall’allora sindaco Giorgio La Pira.
Ad accoglierli e a porgere il loro saluto istituzionale, il presidente della Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori, Â il Sindaco Dario Nardella, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il Prefetto Valerio Valente, il Questore Maurizio Auriemma, la Rettrice dell’Ateneo fiorentino Alessandra Petrucci.
“A tutti i sindaci ucraini, alle loro comunita’, ai cittadini, vittime innocenti di uno degli eventi piu’ drammatici della storia recente dell’Europa va la solidarieta’ dell’Associazione nazionale dei Comuni e di tutti i sindaci italiani”. Ad affermarlo in una nota e’ il presidente dell’Anci Antonio Decaro. “Quanto sta accadendo in queste ore – aggiunge – oltre che destare grande apprensione e angoscia nella comunita’ internazionale, ci colpisce profondamente come donne e uomini, figli orgogliosi di una Costituzione che tra i suoi valori fondamentali ha il ripudio netto di ogni guerra come strumento di offesa alla liberta’ dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Per questo l’Anci condanna in maniera ferma e decisa l’attacco russo. Non ci possono essere giustificazioni davanti ad azioni di questo tipo. Il nostro auspicio e’ che la diplomazia possa tornare presto a far prevalere lo strumento del dialogo per fermare il conflitto e ripristinare la sovranita’ nazionale. Dal canto nostro – conclude il presidente dell’Anci – siamo in questi giorni insieme ai vescovi e ai sindaci del Mediterraneo a Firenze per condividere la preghiera e il messaggio di pace di Papa Francesco, nell’ambito dell’evento Mediterraneo Frontiera di Pace”.