Un nuovo salvataggio nel Mediterraneo è stato effettuato la scorsa notte dalla Ong Emergency con la nave Life Support.
La nave Life Support di Emergency si trovava in viaggio verso Livorno, il porto di sicurezza assegnato dal Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo a seguito del salvataggio di 70 naufraghi in zona Sar libica. Durante la notte, mentre si dirigeva verso le coste toscane, intorno alle 4.30, la nave si è imbattuta in un’imbarcazione segnalata nel pomeriggio da Alarm Phone e ha così concluso il soccorso di altre 72 persone che si trovavano in acque internazionali, nella zona Sar maltese-tunisina.
Dopo questo soccorso, sono quindi saliti a 142 i superstiti a bordo della nave che ha quindi inviato la richiesta di conferma del porto sicuro dove farli sbarcare, come previsto dalla normativa internazionale. Il secondo soccorso però non sarebbe compatibile con le regole del nuovo codice di condotta delle Ong, non ancora in vigore, a cui sta lavorando il Governo.
“Il soccorso di questa notte è stato complicato dalle condizioni del mare, in peggioramento rispetto agli ultimi giorni, e dal fatto che le persone erano collocate su due livelli all’interno dell’imbarcazione” – ha detto Carlo Maisano, coordinatore del Programma Sar di Emergency. “Il soccorso si è comunque svolto senza particolari problemi”. Secondo quanto dichiarato dai naufraghi, la nave di legno, lunga circa 7 metri, era partita il 17 sera dalla costa libica ed era in acqua da piĂą di 24 ore con direzione Lampedusa. Dopo aver individuato l’imbarcazione a rischio capovolgimento, poco dopo l’una di notte, la Life Support di Emergency ha informato tutte le autoritĂ e ha subito attivato il rescue team. Tra i 72 migranti, tutti uomini, ci sono 2 minori non accompagnati provenienti dalla Guinea Conakry, due egiziani e due eritrei. Tutti gli altri sono di nazionalitĂ pachistana.