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Meningite tipo B per 13enne, profilassi per passeggeri 2 voli

tipo B

Firenze, caso di meningite da meningococco tipo B in un tredicenne ricoverato al Meyer dal giorno di Natale.

Le condizioni cliniche del ragazzino sono stazionarie: in un primo momento i medici si erano riservati la prognosi sciolta poi ieri in serata con una diagnosi di meningite di tipo B. Lo rende noto la Asl Toscana centro spiegando anche che il tredicenne era vaccinato per il meningococco C, non per il tipo B.

Già scattata la procedura per la profilassi, anche per i passeggeri di due voli per e da il Marocco dove il ragazzo, che vive a Firenze, era andato con la famiglia nei giorni scorsi. In particolare, spiega la Asl, il 19 dicembre scorso ha volato da Pisa alle ore 12 circa, “soggiornando presso il Riad Les Nuits de Marrakech ed il giorno 19 dicembre ha cenato con i familiari al ristorante Le Marrakchi a Marrakech.

Durante il soggiorno ha partecipato ad un’escursione, organizzata dall’hotel Riad, con noleggio di un’auto van con la presenza di una guida turistica. All’ igiene pubblica, che ha condotto l’indagine epidemiologica ancora in corso, è stato riferito che all’escursione erano presenti solo i familiari, la guida e l’autista.

In data 23 dicembre il paziente è rientrato con i familiari in Italia al proprio domicilio con volo Ryanair delle 10:55 diretto a Pisa.

Entrambi i voli hanno avuto una durata inferiore alle otto ore. I familiari del caso sono già stati sottoposti a profilassi da parte dei sanitari del Meyer mentre per quanto riguarda i passeggeri dei due voli il caso è già stato inserito nelle specifiche piattaforme web e i sanitari stanno già raggiungendo gli altri contatti stretti da sottoporre a profilassi.

Con il caso del tredicenne ricoverato al Meyer nel 2019 sono in tutto 13 i casi di meningite che si sono verificati in Toscana: 5 del ceppo C, 6 del B, 2 del W.

Lo ricorda la Regione specificando anche che complessivamente dal 2015 a oggi i casi di meningite sono stati 122, dei ceppi C, B, W, X, Y, e hanno causato la morte di 21 persone (l’ultima, la donna di 64 anni deceduta a Prato il 23 ottobre scorso per l’infezione di tipo C).

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