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🎧 Mental Health Marathon: si è svolta a Firenze la terza edizione

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🎧 Mental Health Marathon: si è svolta a Firenze la terza edizione
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Si è svolta a Firenze, presso l’Hotel Albani, la terza edizione della “Mental Health Marathon”. Si tratta di un confronto nazionale tra le  istituzioni, i medici, i docenti, gli operatori del settore e le associazioni di volontariato.

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, si è tenuta a Firenze, la terza edizione della ‘Mental Health Marathon’. organizzata da Koncept.

In podcast l’intervista al Responsabile Scientifico dell’evento, Giuseppe Cardamone.

Luca Mingarelli, psicologo-psicoterapeuta e responsabile nazionale delle comunità terapeutiche per adolescenti, ha dichiarato, a margine dell’evento, che: “Un adolescente su quattro, tra i 13 e i 18 anni, è depresso. Serviranno almeno due anni per sanare i danni psicologici ed emotivi causati dalla pandemia. La depressione è una tendenza alla chiusura , all’isolamento, non si va più a scuola e non si esce più. Un “suicidio emotivo” perché si interrompono le relazioni sociali per rifugiarsi nei social network”.

In aggiunta alle dichiarazioni di Luca Mingarelli, si è espresso anche Tommaso Maniscalco, psichiatra coordinatore del gruppo tecnico delle regioni per la salute mentale nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni. Maniscalco ha dichiarato che: “Per quanto riguarda gli ultimi due anni va evidenziata la fascia d’età 18-24 anni nella quale c’è un grande ricorso al pronto soccorso e ai dipartimenti di salute mentale. La pandemia ha sicuramente accentuato i numeri ma il trend di crescita era già presente negli anni 2017-2018″.

Sono stai anni duri questi. Dopo la pandemia che abbiamo vissuto, invece di ritrovare un po’ di serenità, ci siamo imbattuti in un guerra e di conseguenza in una crisi economica sempre più minacciosa. A causa di questi anni difficili, i pazienti con problemi di salute mentale sono aumentati.

Il senso di disagio lasciato dal lockdown e della pandemia di Covid-19 ha portato ad un significativo aumento dei pazienti che soffrono di problemi mentali. I dati si rivelano ancora più preoccupanti se pensiamo che in particolar modo questi problemi hanno colpito i bambini e gli adolescenti. Stiamo parlando infatti di un aumento del 37% in più di adolescenti che sono stati ricoverati rispetto agli anni pre-pandemici.
Per questo è necessario rafforzare il sistema pubblico per arrivare ad integrare la presenza dei medici a quella degli assistenti sociali, degli psicologi, delle associazioni e delle comunità.

Va, per forza di cose, accentuata anche l’informazione sulla salute mentale, puntando soprattutto all’importanza della salute e della prevenzione. Passo fondamentale è quello di affidarsi a professionisti ben preparati e competenti, che sappiano ascoltare e affrontare le storie e le difficoltà delle persone che si trovano davanti. Ma la cosa principale emersa da questa terza edizione dell’“Mental Health Marathon” è la necessità di limitare i pregiudizi e le discriminazioni.

Come detto dal Responsabile Scientifico dell’evento, Giuseppe Cardamone: “Il tema principale è la lotta allo stigma, si deve cercare di limitare pregiudizi e discriminazioni nei confronti delle persone che soffrono di un problema di salute mentale. Imperativo è passare dalle parole ai fatti, sensibilizzare tutta la comunità facendo capire che i problemi mentali si possono affrontare e risolvere come tutti i problemi di salute ordinari. Il messaggio deve passare dalle istituzioni e i professionisti devono essere coinvolti in maniera concreta nella divulgazione di tali messaggi, così come avviene in molti paesi europei mentre in Italia dobbiamo fare passi avanti in questa direzione. I mass media e i social media svolgono un ruolo non certo secondario, è importante il modo con cui la stampa veicola il messaggio”.

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