25 gli spettacoli in cartellone, che saranno distribuiti nelle quattro sale del Met – Metastasio, Fabbricone, Magnolfi, Fabbrichino –. Al centro del progetto scenico la drammaturgia contemporanea,
Spettacoli senza “soglia d’ingresso” aperti e godibili da tutti. Un teatro che idealmente mira a proporre spettacoli che emozionino e divertano sia chi di teatro ne sa molto, sia chi lo frequenta di rado, nella convinzione che la cultura e l’arte, quando provano ad essere veramente tali, siano in grado di parlare a tutti, non lasciando indietro nessuno. E’ la nuova stagione del teatro Metastasio di Prato che parte il 29 settembre con la direzione Massimiliano Civica, impegnato a proporre una stagione pensata e costruita sul concetto di teatro popolare d’arte.
25 gli spettacoli in cartellone, che saranno distribuiti nelle quattro sale del Met – Metastasio, Fabbricone, Magnolfi, Fabbrichino –. Al centro del progetto scenico la drammaturgia contemporanea, affiancata da 4 spettacoli di autori classici (De Filippo, Cechov e Rostand) e il ritorno nella stagione del Metastasio di grandi artisti internazionali (Milo Rau con Grief & Beauty, Amir Reza Koohestani con In Transit, Jakop Ahlbom con Lebensraum e Neville Tranter con Babylon): gli spettatori incontreranno le opere di artisti che sono solitamente visibili solo nelle grandi città europee o nelle metropoli italiane (gli spettacoli Lebensraum e Babylon quest’anno, in Italia, faranno solo le date di Prato).
“Abbiamo bisogno di un giorno di festa. Direi che ce lo meritiamo. Perché da qualche tempo stiamo vivendo “al risparmio”: una quotidianità difficile ci sta addosso, ci pesa e ci porta a risparmiare non solo sui soldi, ma anche sulle emozioni. Ce le chiudiamo dentro, non le facciamo uscire e le mettiamo da parte per il futuro. Ci diciamo che non è il momento adatto per “spenderle”: economizziamo la nostra anima” ha dichiarato il neodirettore artistico Massimiliano Civica.
“La festa è un tempo e uno spazio altro rispetto alla vita di tutti i giorni: in un giorno di festa è giusto e legittimo “spendere” tutto quello che abbiamo dentro, “spenderci” nella gioia, nel divertimento e nell’intensità. L’eccezionalità della festa è l’occasione per incontrarci e scambiarci le nostre emozioni, in regime di grazia. A festa finita, come è bene che sia, torneremo alla realtà e alla vita di tutti i giorni, ma arricchiti dalla scoperta che, quando “spendiamo” le nostre emozioni, ne riceviamo in contraccambio in misura doppia. Per la nostra nuova stagione abbiamo preparato dei giorni di festa per i nostri artisti e i nostri spettatori”.
NELL’AUDIO Massimo Bressan, presidente Fiondazione Teatro Metastasio, Cristina Scaletti, presidente Fondazione Toscana Spettacolo