Middle East Now 2023 a Firenze dal 10 al 15 ottobre. Il Festival di cinema e cultura contemporanea sul Medio Oriente. Tra film, documentari, fotografia, arte, libri, cibo, incontri, eventi speciali, e altro ancora.
Nuova edizione del Middle East Now dove Iran e Afghanistan occupano ancora una volta un posto speciale nel programma del festival. Tra i titoli che vedremo sullo schermo: THE ETILAAT ROZ di Abbas Rezaie (Afghanistan, 2023), documentario pluripremiato, girato nella sede di Etilaat Roz, il più importante quotidiano indipendente afgano, che nel momento del ritorno dei talebani è diventata una fortezza nel raccontare la realtà là fuori. Ma tra censura e attacchi volenti ai giornalisti, il dilemma forte è restare o cercare di fuggire dal paese.
Ancora, il regista Hassan Nazer sarà a Firenze per presentare WINNERS (Iran, 2022), alla ricerca delle famose statuette degli Oscar e altri premi che molti grandi registi iraniani hanno ricevuto e mai ritirato. Un bellissimo omaggio al cinema iraniano, una storia che fa riflettere sull’industria cinematografica dell’Iran dove la passione per il Cinema e la cultura politica repressiva sono spesso in contrasto. E poi SHAYDA (Australia, Iran, 2023), il potente lungometraggio d’esordio della regista iraniano-australiana Noora Niasari, al festival in anteprima italiana prima di uscire nelle sale.
Da segnalare domenica 15 ottobre MOHSEN MAKHMALBAF, il maestro del cinema iraniano, considerato tra i più influenti registi del cinema contemporaneo, ospite speciale a Middle East Now per una conversazione e la presentazione del suo ultimo film TALKING WITH RIVERS (Iran, 2023), un dialogo tra Iran e Afghanistan. E poi ancora il documentario THE LIST (Afghanistan, 2023) di Hana Makhmalbaf, figlia del grande regista, che ci riporta alle immagini dell’aeroporto di Kabul immediatamente dopo il ritorno dei talebani.
Sabato 14 ottobre, in collaborazione con Museo Novecento, opening della mostra evento LANDING che racconta la scena e la cultura dello skateboard in Palestina. Il risultato di un progetto a lungo termine del fotografo palestinese Maen Hammad, che per otto anni ha seguito e documentato la vita di un ristretto gruppo di skater palestinesi. Uno sguardo collaborativo, che documenta come il praticare lo skateboard rappresenti per i giovani palestinesi – tra cui l’autore stesso – un modo per evadere dalla realtà e una spinta verso la libertà. La mostra è curata dall’artista e designer Roï Saade, con il set design di Archivio personale.
Sarà la Palestina il focus della 14a edizione del festival inserito nel programma “50 Giorni di Cinema a Firenze”.
AUDIO: Chiara Brilli ha intervistato Iacopo Di Passio, Presidente FST – Fondazione Sistema Toscana e Roberto Ruta, Direttore artistico insieme a Lisa Chiari di Middle East Now Festival.