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Miele, calo 95%, salta la rassegna di Montalcino

Miele

Montalcino, in provincia di Siena, la Settimana del miele di Montalcino, città che fa parte dell’associazione Le Città del Miele, con quasi mezzo secolo di puntuali edizioni annuali, quest’anno mancherà al suo tradizionale appuntamento del secondo weekend di settembre.

La causa della cancellazione di questo tradizionale appuntamento popolare è “Il drastico calo della produzione di miele nel 2021”. “Consapevoli di essere da sempre la vetrina dei mieli toscani e italiani – dichiara in una nota il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli – con la sua assenza La Settimana del miele esprime vicinanza a tutti gli apicoltori delle diverse regioni italiane che stanno affrontando un’annata produttiva tra le più critiche degli ultimi due decenni, specie nella regione Toscana.

La Settimana di Montalcino a livello nazionale è tra le manifestazioni delle più note proprio per la sua storicità. La notorietà nazionale di Montalcino quest’anno la utilizziamo per evidenziare la criticità produttiva di miele della Toscana e di non poche altre regioni italiane”.

La Settimana del miele nasce nel 1976 ed in quasi mezzo secolo di incontri annuali, la manifestazione di Montalcino ha segnato non solo la storia del settore apistico, ma anche la sua evoluzione produttiva. Per gli appassionati dei mieli una scelta unica della vasta produzione degli apicoltori toscani.

L’annata apistica 2021, si spiega, “è destinata a entrare nelle cronache del settore come la più critica degli ultimi decenni. Le condizioni climatiche avevano già seriamente compromesso le produzioni primaverili di tarassaco e di ciliegio, con anche la quasi totale perdita della produzione di miele di acacia, causa un clima fortemente sfavorevole di sbalzi climatici, basse temperature e inaspettate gelate sia al Nord sia nel Centro Italia”.

“Solo in Lombardia la mancata produzione di acacia registra un danno di oltre 30 milioni di euro: in media, un alveare ha prodotto tra 500 gr/1 kg contro i 20 kg degli scorsi anni. In regioni come l’Emilia-Romagna e la Toscana la produzione registra un calo del 95%”. Criticità anche al Sud: “Produzione di miele d’arancio quasi azzerata in molte zone della Sicilia e una produzione media inferiore del 50%, così come per il miele di sulla”.

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