Firenze, circa 5000 persone hanno sfilato in corteo in occasione della manifestazione regionale a sostegno del Popolo Curdo, contro l’aggressione della Turchia nel nord della Siria.
Il corteo partito nel pomeriggio da Piazza Santa Maria Novella, indetto dall’Assemblea toscana per il Kurdistan, ha visto la partecipazione di numerose realtĂ e sigle, dai centri sociali alla comunitĂ turca passando per l’Anpi, la Cgil, forze di sinistra e anche istituzioni.
Presente infatti il presidente del Consiglio toscano Eugenio Giani che ha annunciato che l’Assemblea regionale approverĂ “una mozione che esprime solidarietĂ e propone di sottoscrivere un legato di amicizia con i popoli curdi. Stiamo prendendo in considerazione l’idea che una volta approvato il legato di amicizia qualcuno di noi vada a portarlo direttamente a Kobane”.
In corteo anche i genitori di Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino ucciso il 18 marzo dall’Isis mentre militava come volontario con le milizie curde in Rojava, a cui è stato dedicato uno striscione e un momento di ricordo al passaggio della manifestazione in San Lorenzo.
In serata però, alla fine della manifestazione, momenti di tensione con la Polizia, si sono verificati in Piazza della Stazione, quando qualche centinaio di partecipanti, indicati come appartenenti a vari Collettivi, che avevano preso parte hanno dato vita a un corteo improvvisato, cercando di entrare nella stazione ferroviaria di Santa Maria Novella per continuare la protesta.
Questa ultima azione è stata però fisicamente impedita dalla Polizia di Stato che prima ha impedito ai manifestanti di entrare in stazione schierandosi agli ingressi, ed arrivando a fare anche qualche “carica di alleggerimento”  dopo che i manifestanti avevano bloccato i binari della tramvia all’esterno della stazione.
Quel che restava del corteo ha poi ripiegato in piazza Santa Maria Novella, dove prima di scioglierlo i manifestanti hanno annunciato per martedì prossimo, 22 ottobre, un presidio in piazza San Marco davanti al rettorato, in occasione della riunione del Senato accademico, per chiedere che l’UniversitĂ interrompa i rapporti con Leonardo spa (ex Finmeccanica). Proprio ieri infatti, c’era stato un presidio di protesta davanti allo stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio, comune alle porte di Firenze, per chiedere lo stop dell’export di armi alla Turchia.