🔈La storia di tre migranti arrivati a Certaldo più di due anni fa ed accolti dal CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) gestito dalla Misericordia in convenzione con la Prefettura di Firenze e con la collaborazione del Comune. I tre giovani ospiti di un appartamento che la Misericordia aveva preso in locazione da un privato cittadino, hanno trovato un lavoro stabile ed hanno deciso di rimanere nell’appartamento prendendolo direttamente in affitto dal proprietario.
Arrivati più di tre anni fa dalla Nigeria, i tre cittadini di 26, 30 e 37 anni di età, sono stati destinati a Certaldo dalla Prefettura di Firenze, nel CAS che la Misericordia di Certaldo aveva attivato.
Il CAS doveva servire a dare un’ accoglienza straordinaria ad un massimo di 5 persone e così è stato. In questi anni la Misericordia ha seguito i migranti del CAS con le attività di accoglienza, mediazione culturale, corsi di lingua italiana, favorendo l’inserimento nel territorio.
I giovani sono riusciti a portare avanti la pratica per il permesso di soggiorno e parallelamente a trovare dei piccoli lavori, nel settore delle pulizie, lavori che oggi consentiranno loro, unendo le forze, di rendersi autonomi e prendere in affitto, coabitando, proprio l’appartamento nel quale erano stati inizialmente accolti.
“Questa storia dimostra come l’accoglienza in piccoli gruppi funziona – dice il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini intervistato da Controradio (AUDIO) – un modello di accoglienza che abbiamo sperimentato da subito insieme alla Misericordia, in grado sia di dare risposta all’emergenza umanitaria internazionale che di tutelare la qualità di vita e sicurezza del territorio. Crediamo che l’accoglienza diffusa sia il modello più adatto alla nostra regione, non i centri con decine e decine di migranti che creano situazioni di difficile gestione umana e sociale. L’autonomia che queste persone hanno raggiunto lo sta a dimostrare”.
“La Misericordia di Certaldo è impegnata fin dal 2011 ad accogliere i migranti – dice il Governatore della Misericordia, Salvatore Palazzo – e a dare, così, un contributo alla risposta all’emergenza umanitaria che vede tutto il Paese impegnato. L’accoglienza agli ultimi fa parte della nostra mission ma abbiamo sempre operato affinché quest’accoglienza fosse sostenibile, ben inserita nel contesto sociale di Certaldo e finalizzata a trasformare i migranti da soggetti accolti in cittadini autonomi.
Negli anni Misericordia ha saputo valorizzare opportunamente la rete con le associazioni presenti sul territorio dando vita a dei progetti aventi l’obiettivo di riuscire ad inserire gli stessi nel tessuto socio-economico certaldese. A diversi anni di esperienze in tal senso, possiamo dire che l’intuizione avuta dei piccoli gruppi ha funzionato e ha dato risultati positivi. Continueremo ad essere vicini a queste persone, per sostenerle nei primi passi della ritrovata autonomia, augurandoci che anche altri possano presto trovare la loro strada”.