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Migranti, Giro: paura è manipolata ad arte

“Abbiamo questo problema perché l’Europa è chiusa: non c’è da almeno dieci anni la possibilità di entrare legalmente in Europa”. Lo ha affermato Mario Giro, viceministro degli Esteri, parlando alla Leopolda dove modera il tavolo tematico ‘Migrazioni: dall’accoglienza all’inclusione’.

“Sono convinto che i numeri siano più bassi – ha detto – e che la paura venga manipolata. Tutta la società civile deve essere coinvolta, non solo le parrocchie o le Ong che si occupano di accoglienza: non basta che accolgano le istituzioni, deve essere la società che accoglie”. “E’ difficile, ma noi pensiamo che sia importante approvarlo, ovviamente, perché è una piccola parte di una battaglia di civiltà: speriamo che ci sia lo spazio dopo la finanziaria” ha detto  Giro. Al tavolo, ha detto Giro, “parliamo dello Ius Culturae, e soprattutto stiamo parlando della paura, di come la paura sia diventata una specie di politica dell’emozione che viene strumentalizzata: però dietro la paura ci sono fatti veri, come il fatto della mancata integrazione che crea scompensi sociali soprattutto nelle periferie”. Questa mancata integrazione, secondo il viceministro, “si è creata perché siamo un paese giovane di immigrazione, abbiamo bisogno di leggi di integrazione, e l’inclusione è una cosa che la società ha fatto autonomamente: allora stiamo cercando di capire come il Pd possa comunicare un discorso razionale, che non sia né buonista ne cattivista, su questa questione che è anche una questione di emergenza”.

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