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Migranti, Nardella: “Il rischio delle tende c’è”. Giani: “In Toscana c’è spazio per tutti”

Migranti

Firenze, il sindaco Dario Nardella, intervistato da Controradio sul tema migranti, ha sottolineato che “la situazione di Firenze non è meno critica di altre città”.

“Il governo, che diceva che bisognava chiudere i porti, – ha detto il sindaco Nardella – fa poi i decreti flussi perché dice che vanno accolti i migranti. Il rischio delle tende c’è, non lo dico io ma la prefettura. Il messaggio che diamo mettendo le tende è di vera emergenza sociale. Noi finora abbiamo detto che la soluzione non sono le tende, bisogna trovare le strutture e raccogliere le risorse per predisporre queste strutture”.

“Abbiamo visto che lo slogan dei porti chiusi non porta a nulla, gli appelli ai migranti a non partire sono appelli caduti nel vuoto. Questa è gente che scappa da tragedie, da guerre, da morte sicura. Così come non ha portato a nulla il decreto Ong del governo”.

“Le nostre città sono arrivate a un punto di saturazione con le strutture di accoglienza di migranti, basati quasi esclusivamente ormai sul sistema Cas, i centri di accoglienza. Questi Cas sono luoghi dove temporaneamente vengono tenuti gli immigrati in attesa di ricevere risposta per quanto riguarda la richiesta di asilo: se però la risposta è negativa, i migranti si trasformano in migranti irregolari”.

Eugenio Giani

Poche ore dopo Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, interpellato dai giornalisti riguardo alle preoccupazioni espresse dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, nell’intervista a Controradio, ha risposto che la situazione dei migranti è “gestibile in regione”, e se “ci si aiuta nell’accoglienza diffusa” allora “in Toscana c’è spazio per tutti”.

“Il problema è che i migranti magari vorrebbero arrivare tutti a Firenze – ha detto Giani a margine della presentazione di 19 progetti di rigenerazione urbana – e quindi creare preoccupazione al sindaco Nardella, ma la Toscana è grande, ci sono 273 comuni, se noi accettiamo quello che ho cercato di dare come messaggio a livello nazionale di accoglienza diffusa e quindi ci si aiuta nell’accoglienza diffusa, state tranquilli che in Toscana c’è spazio per tutti”.

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