Tempi di rilascio del permesso di soggiorno troppo lunghi, molti mesi, a volte oltre un anno: è il motivo della protesta promossa oggi a Firenze da 23 associazioni, che hanno dato vita a un presidio davanti all’ufficio immigrazione della Questura. In mattinata, una delegazione ha incontrato il questore Fausto Lamparelli per chiedere l’adozione nel più breve tempo di tutte le misure necessarie a ridurre drasticamente i tempi di attesa.
“I procedimenti per il rilascio, il rinnovo, la conversione dei titoli di soggiorno – accusa Marzia Frediani, presidente di Arci Firenze – hanno tempistiche che vanno ben oltre i termini previsti dal Testo unico dell’immigrazione: tutto questo provoca una profonda incertezza dal punto di vista giuridico, e soprattutto rappresenta un grave danno dal punto di vista del riconoscimento dei diritti civili e sociali”.
Secondo Frediani “purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo peggioramento del servizio: sempre più frequenti sono le testimonianze di utenti dei nostri servizi che ci descrivono la Questura come un luogo dove risulta sempre più difficoltoso trovare adeguate risposte alle loro legittime richieste”. Dunque, conclude la presidente provinciale dell’Arci, “non è più accettabile vedere persone, spesso con bambini o comunque minori in coda per ore e ore davanti alla Questura, per ottenere un appuntamento, poi fissato a distanza di mesi e mesi, molto spesso anche ben oltre l’anno”.