Adolfo Urso ha partecipato all’evento che si è tenuto a Firenze ‘Future for Fashion’, facendo dichiarazioni sul made in Italy, sui dati dell’ultimo rapporto Bankitalia-ministero del lavoro e anche su quello che sta succedendo alla ex-Gkn.
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, a margine dell’evento che si è tenuto oggi a Firenze ‘Future for Fashion‘ ha dichiarato che “C’è da sviluppare meglio il sistema della formazione: in questo campo abbiamo in cantiere una sorta di legge quadro sul made in Italy che è stata inserita come collegato alla manovra economica”. Il ministro ha detto che il provvedimento sarà presentato “nel mese di aprile, al termine di una fase di consultazione sia parlamentare, la stava facendo la commissione competente alla Camera dei Deputati, sia con le forze sociali e produttive e sindacali dell’intera gamma del made in Italy italiano. In quel campo affronteremo anche la questione della formazione”. Urso ha spiegato che “affronteremo anche le questioni inerenti la formazione, con l’utilizzo anche di coloro che sono andati in pensione o che stanno andando in pensione, perché c’è un problema serio di formazione nei lavori manuali, creativi del made in Italy, che soltanto coloro che hanno svolto nella loro attività lavorativa con pieno successo queste tipologie professionali possono trasmettere alla nuova formazione”.
A proposito dei dati dell’ultimo Rapporto Bankitalia-ministero del Lavoro e Anpal presentato oggi ha detto che “sono stati creati in questi mesi più posti di lavoro in Italia che in Francia e In Germania. Anche questi dati ci confermano che il nostro sistema produttivo è più resiliente, più capace di adattarsi e quindi di reagire alle grandi crisi che abbiamo subito, in Italia più che altrove”. Ha poi citato le difficoltà causate da pandemia e caro-energia: “Ebbene malgrado questo, e due shock molto importanti e molto gravi, le nostre imprese hanno reagito, hanno conquistato nuovi mercati, hanno aumentato produzione e occupazione più delle altre imprese europee, il che vuol dire che possiamo vincere la sfida”.
Ha concluso infine esprimendosi riguardo la ex Gkn di Campi Bisenzio a Firenze: “Io mi auguro che ci sia un piano industriale, vediamo cosa farà l’azienda, c’è un processo di liquidazione”. “Non abbiamo noi – ha continuato Urso – strumenti per intervenire, almeno non come governo, al di là di un confronto, di un ascolto che abbiamo messo in campo, oltre che tutti gli strumenti degli ammortizzatori sociali”. “Innanzitutto noi siamo riusciti, e non era facile, a concedere la cassa integrazione. Poi ovviamente per poter andare avanti ci vuole un piano industriale. Noi dobbiamo rispettare le leggi, le regole che esistono”.