Site icon www.controradio.it

Minorenne pugnala a morte uomo nel senese, “voleva stuprarmi”

Carabinieri recuperano opere d'arte

Una giovane è stata fermata dai carabinieri, con decreto di fermo di indiziato di delitto, per l’omicidio di un uomo avvenuto nel Senese. La minorenne, secondo quanto riferiscono gli stessi carabinieri, ha ammesso di essere l’omicida spiegando di esser stata aggredita. Il decreto è stato emesso dalla procura minorile di Firenze e ora la ragazza si trova in un centro di accoglienza per minori.

Avrebbe reagito a un tentativo di stupro e per reazione ha afferrato un coltello da cucina e ha pugnalato a morte il suo aggressore, un cittadino marocchino, colpendolo alla schiena. Questa la ricostruzione dell’omicidio secondo la testimonianza della stessa  16enne, originaria dell’Africa che avrebbe confessato il delitto ai carabinieri e per questo è stata fermata con l’accusa di omicidio.

Ieri sera, alle 19.20, nel comune di Castelnuovo Scalo, nella frazione di Asciano (Siena), in un appartamento all’interno di uno stabilimento che produce laterizi, è stato rinvenuto il cadavere di B.A., 63enne operaio,  che aveva lavorato nella ditta come custode. All’interno dello stesso appartamento l’uomo abitava con altri cittadini extracomunitari. L’abitazione è di proprietà di un’impresa di materiali di costruzioni, che l’ha adibita ad alloggio di servizio per suoi dipendenti.

Secondo quanto appreso, l’uomo trovato ucciso era completamente nudo e presentava numerose ferite di arma da taglio sul volto e sul busto.

Secondo quanto riferito dai carabinieri l’uomo avrebbe provato ad avvicinarsi a
lei, “c’erano stati degli approcci soft nell’ultimo anno ma la ragazza mai si sarebbe immaginata che la trascinasse con violenza sul letto per violentarla”, hanno spiegato i militari. Anche perchè lui “ha visto crescere la giovane”: da anni la vittima condivideva con la famiglia di lei un appartamento dato in dotazione agli operai della fornace.
Al momento del tentativo di stupro e dell’omicidio, secondo quanto ricostruito dai militari, il 63enne si trovava nell’abitazione con la giovane, di origini africane, e le sue
sorelle minori, di 2 anni e 5 mesi. La madre della ragazza era uscita per fare spesa mentre il padre da diversi mesi si troverebbe in Francia in cerca di lavoro.

La minorenne  ha colpito la vittima con un coltello da cucina. L’arma del delitto è stata fatta
ritrovare dalla giovane che l’aveva nascosta sul tetto di un edificio. Secondo quanto confessato da lei stessa ai carabinieri, la ragazza, dopo aver colpito più volte e ucciso
l’uomo che voleva stuprarla, si è cambiata gli abiti sporchi di sangue e li ha messi in lavatrice avviando l’elettrodomestico

Exit mobile version