I migranti minori non accompagnati che erano in mare tra Tunisia e Sicilia vengono mandati a Livorno e Carrara, e poi, una volta sbarcati, devono essere ricaricati su un pullman e mandati a Taranto. “E’ un’indecenza”
Nel corso dello sbarco dei 132 migranti, avvenuto oggi a Livorno, il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha affermato: “Rimane un’indecenza, secondo me, la modalità di gestione di questo quadro soprattutto quando vengo a sapere che i minori non accompagnati che erano in mare tra Tunisia e Sicilia vengono mandati a Livorno e Carrara e poi una volta sbarcati devono essere ricaricati su un pullman e mandati a Taranto”.
E continua: “Noi faremo il lavoro che dobbiamo senza batter ciglio nella piena efficienza, dopodiché il governo qualche risposta ce la dovrà dare sul modo in cui vengono gestiti questi sbarchi che tra l’altro, nell’ultimo anno, sono quintuplicati”.
“La città di Livorno è al sesto sbarco in poco più di sei mesi”, ha sottolineato ancora Salvetti, evidenziando il fatto che “questa volta lo sbarco è avvenuto con ulteriori complicazioni, derivanti, ad esempio, dai due approdi che impediscono alla colonna mobile della protezione civile di poter razionalizzare al meglio la propria presenza. La città ha, fortunatamente, risposto con le sue strutture, del volontariato e del sociale, e con il sostegno della protezione civile”
Sulla gestione della doppio porto assegnato alla Geo barents per gli sbarchi in Toscana interviene anche Rosa Barone, presidentessa del Consiglio regionale della Toscana dell’Ordine degli assistenti sociali, secondo la quale: “La vicenda che vede protagonista la nave Geo Barents, costretta ad un inutile pendolarismo tra i porti di Marina di Carrara e Livorno per sbarcare i 346 migranti, aggiungendo sofferenza a sofferenza, mostra, in questa vicenda, tutta la insensibilità di parte delle nostre Istituzioni”.