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Moby Prince: ‘Per non dimenticare’ il più grande disastro della marineria civile italiana

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Livorno, si intitola ‘Per non dimenticare’ la giornata di celebrazioni svolte oggi a Livorno per il 32/o anniversario della tragedia Moby Prince, il più grande disastro della marineria civile italiana che si consumò a poche centinaia di metri dalla costa della città e in cui ci furono 140 morti, un solo superstite, nessun colpevole.

A dare il via alle cerimonie ‘Per non dimenticare’, promosse dal comune di Livorno, con il patrocinio della Camera dei deputati, della Regione Toscana, della provincia di Livorno, dell’associazione ‘140 familiari delle vittime del Moby Prince’, e dell’associazione ’10 aprile vittime del Moby Prince’, la deposizione di una corona presso il monumento in ricordo delle vittime, poi in cattedrale la funzione religiosa presieduta dal vescovo e, alle 14.30 l’appuntamento a Palazzo civico con il saluto del sindaco Luca Salvetti alle autorità ed ai familiari delle vittime.

“Ogni 10 aprile noi rinnoviamo un patto, lo facciamo con noi stessi e con tutti quello che in un modo o nell’altro in questi 32 anni abbiamo conosciuto, e con i quali abbiamo condiviso emozioni, dolore, speranza e rabbia – ha detto Salvetti -. Il patto chiaro, non scritto, ma indelebile nei nostri cuori e nella nostra mente è quello di continuare a ricordare la morte di 140 persone, di spingere perché la verità sia resa chiara e di conseguenza la giustizia possa dare una risposta”.

Il sindaco ha poi letto il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente della Regione Puglia e dei sindaci di Bari, Palermo e San Michele al Tagliamento. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha avuto parole di vicinanza nei confronti dei parenti delle vittime ed ha chiesto che il governo si impegni nella ricerca della verità, attivando una commissione d’inchiesta che possa finalmente fare luce sul disastro del 10 aprile 1991.

Commossi e di grande impatto emotivo gli interventi di Nicola Rosetti vicepresidente dell’associazione 140 Moby Prince e di Luchino Chessa dell’associazione 10 Aprile. Nel pomeriggio il corteo che da da Piazza del Municipio è arrivato all’Andana degli Anelli, al Porto mediceo, per la deposizione del cuscino di rose del presidente della Repubblica e della corona di alloro.

Dopo la lettura dei nomi delle 140 vittime, sono state lanciate rose in mare come accade da più di 30 anni ormai. Ed infine la presentazione del libro ‘Moby Prince 1991-2022. La nuova verità’.

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