Negative stime per stagione Primavera-estate 2021, anche -70%
Un calo di fatturato del 2020 dal 35% al 60% e dal 50% al 70% sulla stagione primavera-estate 2021. Sono le stime nazionali di Cna Federmoda per il settore della moda, a causa delle ripercussioni economiche della pandemia. Il presidente nazionale Cna Federmoda, il fiorentino Marco Landi, insieme al responsabile nazionale Antonio Franceschini, spiega una nota, hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e a gran parte dei ministri, nella quale illustrano la situazione del settore, proponendo una serie di misure e chiedendo un momento di confronto dedicato al settore.
“Stiamo parlando di quattro stagioni, che significano due anni di investimenti senza ritorno – sottolinea Landi -. Le varie misure fin qui introdotte per supportare i diversi settori produttivi non hanno dedicato la dovuta attenzione a questo comparto”. Per Landi, “è necessario adottare fin da subito una strategia della resistenza per preservare il settore, garantendo una moratoria finanziaria e contributiva per 18 mesi a partire da gennaio 2021, e l’adozione degli ammortizzatori sociali per tutto il prossimo anno”. Inoltre, è “importantissima l’introduzione di un’agevolazione fiscale sull’acquisto di prodotti Made in Italy”.
Cna Federmoda chiede anche un intervento a livello locale per quanto riguarda il territorio di Firenze e della Toscana, per i quali la moda rappresenta un comparto economico strategico. Sono 6.195 le imprese attive del tessile, abbigliamento e calzature nella città metropolitana di Firenze, 17.620 in Toscana, per il 61% artigiane: l’1,5% in meno di un anno fa. A settembre, spiega ancora l’associazione di categoria, è stato registrato un crollo di nuove imprese del settore in Toscana: il 36% in meno rispetto al 2019. A Firenze, invece, se l’abbigliamento resiste, crollano le nuove imprese di tessile (-40% rispetto ad un anno fa) e pelletteria (-26%).