Non si placano le polemiche riguardo alla vertenza in atto a Mondo Convenienza ed in particolare davanti ai cancelli del magazzino di Campi Bisenzio, dove da oltre due mesi è in atto un presidio. Ora arriva un nuovo comunicato dell’azienda Rl2, quella che ha in appalto i servizi, e che pochi giorni fa aveva annunciato 25 licenziamenti.
L’azienda Rl2 effettua consegna e montaggio dei prodotti di Mondo Convenienza nel sito di Campi Bisenzio e in una nota comunica di “subire la ricaduta dei blocchi illegittimi perpetuati da pochi lavoratori, affiancati da SiCobas Toscana. La situazione, diventata ormai intollerabile dopo oltre due mesi di blocchi, richiede l’immediato intervento delle autorità per rimuovere il presidio illegittimo presso il magazzino di Campi Bisenzio, ripristinare la legalità e garantire così il diritto al lavoro dei dipendenti e la salvaguardia dei posti di lavoro oggi a rischio”.
“Anche le altre aziende di logistica che lavorano nello stabilimento e completamente estranee alla vicenda – si sottolinea nello stesso testo -, rischiano di subire le conseguenze dei picchetti e di dover far ricorso agli ammortizzatori sociali. Il diritto di sciopero non è in discussione, ma impedire l’attività ad altri lavoratori è una violazione delle leggi e della libertà di scelta individuale”. Ieri, venerdì 14 luglio, “la maggioranza dei lavoratori di Rl2 per Mondo Convenienza ha manifestato in maniera pacifica davanti al Comune di Campi Bisenzio per chiedere l’intervento delle istituzioni – si conclude -. Anche oggi la manifestazione pacifica prosegue davanti al Comune, dove sono state però chiamate le forze dell’ordine”.
Arriva però un’altra replica, stavolta dai sindacati. “Quello che sta accadendo sul territorio, con il presidio di fronte al Comune di Campi Bisenzio – si legge in una nota della Cgil – ci preoccupa enormemente. Qualora fossero confermate le supposizioni che questo presidio sia organizzato da alcuni referenti di Mondo Convenienza o delle aziende in appalto sarebbe un atto gravissimo, inaccettabile, sul quale chiediamo alle forze dell’ordine e alle istituzioni preposte di fare immediata chiarezza. Non si ricattano i lavoratori, non si provocano e non si sfruttano le guerre tra ultimi e disperati. Si ripristini la legalità e lo stato di diritto di cittadini e lavoratori.