Lo spettacolo che accompagnerà la fine dell’anno allo storico teatro di Firenze tratto dall’omonimo film del 1992 diretto da Woody Allen
Nel 1992 usciva al cinema il film Mariti e mogli di Woody Allen, l’ultimo realizzato prima della fine della relazione con Mia Farrow dopo lo scandalo di Soon-Yi Previn, figlia adottiva della Farrow e ora moglie del regista. Nel cast Mia Farrow, Sidney Pollack, Judy Davis, Liam Neeson, Juliette Lewis e lo stesso Allen.
Ora quel film è diventata una pièce teatrale che va in scena per le feste di Natale al Teatro della Pergola di Firenze, da mercoledì 27 dicembre a martedì 2 gennaio (domenica 31 dicembre doppia replica: ore 15:45 in abbonamento, ore 20:30 fuori abbonamento). Una versione adattata per il palcoscenico da Monica Guerritore, con al centro le crisi coniugali e i tradimenti, gli argomenti preferiti di Woody Allen.
Sul palco Monica Guerritore e Francesca Reggiani, per la prima volta insieme, interpretano le mogli. I mariti sono Ferdinando Maddaloni e Cristian Giammarini, insieme sul palco con Enzo Curcurù, Lucilla Mininno, Malvina Ruggiano, Angelo Zampieri. Una produzione ArtistiAssociati, in collaborazione con Pierfrancesco Pisani, Parmaconcerti.
“L’incipit e anche lo svolgimento ricorda Scene da un matrimonio di Bergman – racconta Monica Guerritore – ed è questo il motivo per cui Woody Allen mi ha concesso di adattare il suo film. All’inizio ho fatto una scheda spiegando che avrei trasformato il posto dove ci si riuniva in una sala da ballo, visto che non potevo ricreare Manhattan. Il suo avvocato aveva detto di sì, ma quando Allen ha avuto sotto mano il copione, ha detto di no. Ero disperata. Poi l’ho convinto attraverso un amico che lavorava con lui: le parole Bergman, Strindberg (perché ho fatto tanto Strindberg) e Scene da un matrimonio l’hanno convinto”.
Tradendo quindi le location realistiche del film, lo spettacolo evoca, nel solo palcoscenico trasformato in sala da ballo, i tanti luoghi delle vite coniugali. Nella simultaneità delle relazioni e degli intrecci clandestini, delle rotture e improvvise riconciliazioni, trapelano le piccole altezze di questi esseri umani. L’improvviso perdersi in danze all’unisono su musiche da Louis Armstrong a Etta James, rivela là, sul fondo, Čechov e il tempo che intanto scivola via.
“Il nostro Mariti e mogli – interviene Francesca Reggiani – è un girotondo di amori e amanti in cui Cupido, qui piuttosto sbadato, si diverte a scagliare frecce. Un bancone di un bar, una zona dove due poltrone creeranno un letto, due tavolini accostati per poter mangiare tutti insieme e poi riprendere le lezioni di ballo, le relazioni o i divorzi mentre arriva l’alba. Le dinamiche matrimoniali saranno affrontate in quella sala. È lì, in quella notte, che le insofferenze, i tradimenti e i desideri verranno rivelati, mentre (in segreto) ogni personaggio si aprirà in improvvise confessioni fatte al pubblico per averne comprensione e approvazione”.
Il jazz immerge immediatamente lo spettatore nel clima di Woody Allen, mentre Strindberg e Bergman vengono evocati nelle dinamiche tra mariti e mogli, la danza e il vino e la notte liberano il corpo e le sue energie. Il resto è l’eterno racconto dell’amore.
“Il teatro è una delle forme comunicative più forti – conclude Monica Guerritore – per via dell’energia della comunicazione corpo a corpo, non c’è travisamento né forzatura. In un mondo in cui non c’è necessità di cronaca, documentario, di far vedere le cose come sono, ma di trasfigurarle per far arrivare al pubblico un messaggio attraverso la visione artistica, il teatro è la chiave di volta. I rapporti tra mariti e mogli sono trasfigurati nel nostro spettacolo ed è questo che li rende riconoscibili a noi tutti. Sono persone come noi, non c’è nessuna finzione”.
Biglietteria
Teatro della Pergola, Via della Pergola 30, Firenze
055.0763333 – [email protected].
Dal lunedì al sabato: 9.30 / 18.30
Circuito regionale Boxoffice e online su www.boxol.it/TeatroDellaPergola/it/advertise/mariti-e-mogli/213328