Firenze, Tomaso Montanari ai microfoni di Controradio intervistato da Raffaele Palumbo, torna sulla querela penale annunciata dal Sindaco di Firenze contro di lui, gettando una luce nuova su quell’intervista che mesi fa fece infuriare Palazzo Vecchio.
Montanari aveva infatti pronunciato, durante la trasmissione Rai, “Report” del 18 giugno scorso – una frase: “Firenze è una città in svendita. È una città all’incanto, è una città che se la piglia chi offre di più, e gli amministratori di Firenze sono al servizio di questi capitali stranieri”.
“Lei nella sua intervista a Report – chiede molto direttamente Raffaele Palumbo – ha inteso alludere anche se lontanamente anche se vagamente a possibili illeciti da parte dell’amministrazione comunale o la sua è una critica esclusivamente e squisitamente politica?”.
“Ovviamente una critica esclusivamente politica, credo nel mio diritto – risponde senza esitazioni Montanari – e sono anche abbastanza allibito del fatto che il sindaco e la giunta, non come istituzioni ma come privati cittadini, mi chiedano una cifra che mi costringerebbe a vendere la mia casa, a mettere i miei bambini a dormire per strada, perché ho espresso un’opinione politica”.
“Se avessi voluto dire qualcos’altro lo avrei fatto – aggiunge Montanari – questa cosa l’hanno capito in tanti, l’ha capito la Camera del Lavoro di Firenze, che fa fatto un documento a mio favore, la Comunità delle Piagge, l’ha capita la Consulta Nazionale degli storici dell’Arte… un enorme quantità di persone hanno capito che era una critica politica”.
“Il sindaco Nardella ha detto più volte che il suo scopo era di attirare a Firenze Capitali stranieri – spiega poi Montanari – io ho detto che gli amministratori si sono messi al servizio degli investitori stranieri e non di quelli che io ritengo essere gli interessi della città: se nella piazza in cui vivo, in pieno Oltrarno, si permette che un appartamento venga diviso 6 unità, si è al servizio del mercato immobiliare non si è al servizio del ripopolamento del centro, essere al servizio non vuol dire prendere le mazzette da qualcuno, non c’è nulla di illecito, ma c’è secondo me un errore politico, si potrà ben dirlo”.
Ricordiamo che la decisione di spostare la questione in tribunale era arrivata perché il Sindaco Nardella aveva trovato la frase allusiva a possibili illeciti. Ai microfoni di Controradio, Montanari ha rigettato con forza questa accusa parlando appunto di “posizione politica”. E a sostegno di questa sua posizione ricorda un caso che anni fa lo fece salire agli onori delle cronache. “Nel caso dei Girolamini a Napoli, quando ho avuto sentore di illeciti sono andato immediatamente a parlare con magistratura, mettendoci la faccia e rischiando in prima persona”.
Montanari spiega infine come l’intervista rilasciata a Report sia stata montata a sua insaputa, in modo da ingenerare equivoci.
L’intervista completa sul nostro canale Youtube