Stefania Bariatti, già presente nel cda, è stata indicata dal Mef, azionista di maggioranza. Falciai: “lasciare è mia scelta autonoma. Magistratura farà chiarezza su mia posizione”
Stefania Bariatti è il nome indicato dal Tesoro per ricoprire il ruolo di presidente di Banca Mps lasciato vacante da Alessandro Falciai. E’ quanto si apprende in attesa dell’avvio dell’assemblea della banca a Siena. Bariatti, avvocato dello studio Chiomenti e docente di diritto internazionale all’Università Statale di Milano, fa già parte del Cda.
L’assemblea chiamata a nominare il nuovo cda è presieduta da Alessandro Falciai che, nei giorni scorsi, ha annunciato che non si candiderà di nuovo. In assemblea è presente il 75,53% del capitale, quindi oltre il quorum richiesto. In apertura di assemblea Falciai ha confermato le quote dei principali soci: Mef al 68,2%, Generali al 4,319% mentre Mps ha in portafoglio il 3,181%.
Quella di lasciare la presidenza di Mps è stata una “mia scelta, del tutto autonoma”. Lo ha detto il presidente di Mps, Alessandro Falciai, nel suo intervento di apertura dell’assemblea. Falciai ha comunicato nei giorni scorsi che non intende ricandidarsi perché indagato a Savona in un’inchiesta sui cantieri Mondomarine. “Ringrazio l’attuale azionista di maggioranza” di Mps, cioè il Mef, ha aggiunto Falciai, che “non ha mai lasciato” sola la banca. “Gli uomini passano ma le istituzioni restano”, ha aggiunto, spiegando di aver lasciato “con la ferma intenzione di difendere” la banca. Poi, riferendosi all’indagine: “I miei obiettivi sono gli stessi della magistratura e sono sicuro che sarà fatta chiarezza non solo sulla vicenda ma anche sulla mia posizione”.
“La banca è in sicurezza ed è una grande soddisfazione poter annunciare che l’assemblea di oggi chiude il periodo di incertezza”. Ha continuato Falciai nel suo intervento. Falciai ha ricordato la dismissione dei 26 miliardi di npl, il taglio dei costi – operato senza mettere a rischio “la pace sociale e la motivazione dei colleghi” – e il piano industriale che riporterà la banca a occupare un posto “vitale per il Paese”.