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Mer 2 Apr 2025
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Montevarchi: pane e olio a scuola per figli di famiglie morose, Nardini ‘è inaccettabile’

“Quello che sta accadendo in alcune scuole di Montevarchi è vergognoso. Alle figlie e ai figli delle famiglie che non pagano la mensa viene dato solo pane e olio. Questo mentre loro compagne e i loro compagni mangiano un pasto completo. Ma la sindaca si rende conto di cosa significhi questo per loro? È inaccettabile far pagare alle bambine e ai bambini, umiliandoli e discriminandoli, responsabilità che non sono loro”. Lo afferma in un commento l’assessore regionale all’istruzione di Regione Toscana, Alessandra Nardini.

Pane e olio, anziché il solito pasto completo, alle mense delle scuole di Montevarchi (Arezzo) per gli alunni le cui famiglie sono indietro coi pagamenti di mensa e trasporto scolastici. Lo ha deciso la giunta della sindaca Silvia Chiassai Martini che lamenta un ammanco di 85.000 euro per morosità, alcune addirittura fin da settembre. Ma la decisione fa scattare la polemica. Simona Querci, responsabile Scuola del Pd regionale della Toscana, critica l’amministrazione di centrodestra ricordando che a Montevarchi “già nel 2017 un’amministrazione di destra aveva introdotto questa pratica e oggi, dopo sette anni, la storia si ripete: se una famiglia non riesce a pagare la mensa, il pasto completo sparisce e al suo posto arriva una fetta di pane con un filo d’olio. Un gesto che lascia il segno, che mette un bambino o una bambina nella condizione di sentirsi diverso, separato dagli altri, senza aver fatto nulla per meritarlo”.
“Questa è la politica della destra: dividere invece di unire, penalizzare i più fragili invece di trovare soluzioni – aggiunge – Come Pd Toscana, ci uniamo alle richieste del Pd locale e chiediamo che questa pratica venga abolita una volta per tutte e che l’amministrazione comunale trovi alternative più giuste e dignitose per sostenere chi è in difficoltà, senza trasformare la scuola in un luogo di discriminazione”.
“Quando sono arrivata in Comune il regolamento della precedente giunta di sinistra prevedeva addirittura la sospensione del pasto per i figli delle famiglie morose – ha detto la sindaca Chiassai Martini a La Nazione – Noi abbiamo cambiato quel regolamento ma occorre il rispetto di tutti nel fare il proprio dovere di cittadini”.

“È tanto più inaccettabile che questo accada a scuola, ossia nel luogo che più di tutti dovrebbe essere uno spazio di uguaglianza e pari opportunità per tutte le bambine e tutti i bambini, a prescindere dalle condizioni economiche delle loro famiglie o dalle loro scelte – afferma l’assessora regionale Nardini -. Il ministro Valditara aveva parlato di umiliazione come fattore di crescita, evidentemente la sindaca Chiassai lo ha preso proprio alla lettera e dunque mi rivolgo a lei chiedendole che torni indietro rispetto a questa scelta vergognosa”.

“A Montevarchi, la sindaca di centrodestra ha deciso che i bambini con genitori morosi nei pagamenti della mensa scolastica meritano solo pane e olio. Un provvedimento che sa di punizione medievale, una scelta meschina che usa i più piccoli come strumento di ricatto. Perché, se davvero si trattasse di una questione di rigore morale e giustizia, allora pane e olio dovrebbero mangiarlo tutti i parlamentari della Lega fino a quando il loro partito non restituirà i famosi 49 milioni di euro. Dovrebbe mangiarlo Augusta Montaruli, condannata per peculato, che con i soldi pubblici si pagava spese personali. E dovrebbe pranzare così l’intero partito di Forza Italia, fondato da un condannato per evasione fiscale. Se c’è qualcuno che dovrebbe tornare a scuola per prendere lezioni di civiltà, quello è il sindaco di Montevarchi e l’intera classe dirigente del centro-destra che non prende le distanze da azioni meschine ed ignobili come questa a danno di bambini che non c’entrano nulla”. Lo afferma il deputato M5s Andrea Quartini.