“Esprimo tutta la mia soddisfazione per la decisione del Ministero per i beni e le attività culturali di acquistare la storica Torre del Cassero a Monticchiello. Una decisione che consente di mantenere nel patrimonio pubblico un edificio che più di ogni altro in Val d’Orcia rappresenta l’identità, la storia e le tradizioni culturali di questa terra”, così la vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni al termine dell’iter di acquisto della Torre da parte del Mibac.
“Quando, – continua Barni – nel luglio scorso, il sindaco di Pienza lanciò alle istituzioni un accorato appello perché venisse scongiurata la vendita della Torre del Cassero ai privati, come Regione ci siamo subito adoperati per una sua acquisizione al patrimonio pubblico: risultato ottenuto grazie al sollecito intervento del Ministero e del sovrintendente Andrea Pessina, a cui va la mia riconoscenza”.
Il possente Cassero Senese di Monticchiello è parte della Rocca eretta nel 1260, a cui faceva capo tutto il sistema delle fortificazioni del borgo di Montichiello, nel punto più alto della collina; la Torre costituisce una testimonianza molto ben conservata della storia del borgo di Monticchiello, e ha quindi un grande valore storico. Il complesso fu ceduto a privati dal Comune di Pienza nel 1968 e da allora non è più visitabile né accessibile per il pubblico. Negli anni ’70 era stato sottoposto a ristrutturazione interna.
Nel luglio scorso il sindaco di Pienza, essendo venuto a conoscenza di un atto pubblico di compravendita per 450.000 euro, in seguito al quale la Torre sarebbe stata adibita a struttura agrituristica, aveva scritto alla Regione, al Ministero, alla Soprintendenza, ricordando che sull’immobile gravano vincoli ambientali, architettonici e paesaggistici. Nella lettera, il Comune si dichiarava impossibilitato a reperire le risorse finanziarie per esercitare la prelazione sulla Torre, e chiedeva l’intervento delle istituzioni, ritenendo l’acquisizione al patrimonio pubblico del Cassero e del parco circostante un’occasione irrinunciabile per l’interesse pubblico. Il Ministero, anche su sollecitazione della Regione, ha accolto l’appello del sindaco e ha acquistato l’immobile, che quindi avrà ora una destinazione pubblica.
Ricordiamo che il territorio della Val d’Orcia è patrimonio mondiale dell’Umanità dal 2004.