La vicepresidente uscente del Senato “In Italia segnali inquietanti: c’è un pericolo di escalation che va stroncato sul nascere”
“Quanto accaduto in Via Fani con l’imbrattamento della lapide posta in memoria della strage in cui vennero trucidati i cinque uomini della scorta e rapito l’Onorevole Aldo Moro non è un segnale da sottovalutare. In Italia stiamo assistendo da qualche tempo ad un proliferare di segnali preoccupanti che ci parlano di un pericolo del ritorno di estremismi che credevamo debellati”, lo dichiara la parlamentare Pd Rosa Maria Di Giorgi, vicepresidente del Senato uscente.
“La scritta BR vergata in rosso, proprio all’indomani del quarantennale di quell’eccidio che segnò l’apice della stagione del terrore e della sfida allo Stato, le frasi deliranti pronunciate recentemente dalla sig.ra Balzerani a Firenze, le svastiche sulla sede della CGIL a Massa, sono solo alcuni degli ultimi episodi di un’escalation che preoccupa e che va stroncata sul nascere”, aggiunge Di Giorgi.
“Per colpa della follia terroristica il nostro Paese ha già vissuto in un passato abbastanza recente decenni bui, in cui le istituzioni democratiche sono state messe duramente alla prova. Oggi come allora bisogna reagire con fermezza: non vorremmo che in un momento sicuramente difficile dal punto di vista politico, qualcuno pensasse di approfittarne, per aumentare il livello di tensione e di scontro nel nostro Paese. Non dobbiamo permetterlo”, conclude Di Giorgi.