
Si svolgeranno a breve, alle ore 15, nella Chiesa di Santa Croce di Abbadia San Salvatore, nel senese, i funerali di Roberta Mazzuoli, deceduta dieci giorni fa in una clinica privata di Arezzo per un intervento “di routine” subito dopo l’anestesia preoperatoria. Lascia il compagno e un figlio di 16 anni.
Dopo la notizia dei tre anestesisti indagati per la morte di Roberta Mazzuoli, la 48enne di Abbadia San Salvatore, nel senese, che avrebbe dovuto operarsi per ridurre la pressione oculare, arrivano i primi risultati dell’esame autoptico: la donna ha avuto un’insufficienza cardio respiratoria letale subito dopo l’anestesia, un evento che, rilevano i medici legali di Siena, presenta dei punti ancora da chiarire in merito alla valutazione del rischio e alla fase del soccorso nel momento del collasso. A chiarire il quadro ci saranno anche le risposte sui prelievi istologici e la cartella clinica dove è scritto l’iter della Mazzuoli fno al tragico epilogo.
Non esclude niente la Procura di Siena, orientata sull’omicidio colposo, anche se non si esclude un fatto accidentale che niente ha a che vedere con la perizia dei medici indagati, tutti tra i 58 e i 77 anni che si avvarranno anche loro di consulenti di parte. La famiglia di Roberta chiede naturalmente sia fatta luce sulle responsabilità, considerata soprattutto la routine di certi interventi e dunque la possibilità remota che si possano verificare eventi dranmnatici come questo. Un giro di lancette troppo breve su cui stanno indagando i carabinieri, coordiinati dal pm Laura Taddei.