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Morte Camilleri: le reazioni in Toscana

Andrea camilleri

A 94 anni si è spento a Roma Andrea Camilleri: scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e insegnante italiano è stato ricordato oggi in tutto il Paese. In Toscana non sono mancati i commenti dal mondo della politica e non solo.

“Un grande scrittore, narratore dei nostri tempi bizzarri, uomo sensibile e di grande talento, orgoglio per tutta l’Italia. Ciao Maestro Camilleri, che la terra ti sia lieve”. Ha scritto, su Twitter, il sindaco di Firenze Dario Nardella .

“Una persona che ha dato molto al Paese. Capace di avere, allo stesso tempo, convincimenti, opinioni profonde, rimanendo ancorato alla tradizione, ma capace di essere anche moderno. Un grande italiano. Un uomo che ha fatto molta educazione, di solito oggi si contrappone l’educazione al genio, in questo caso invece le due cose coincidono. Adesso siamo tutti un po’ più soli. Anche le sue recenti prese di posizone mi avevano colpito, su temi come l’immigrazione: sulla necessità di mantenere valori e principi di un paese sano.” Queste invece le parole del Presidente della Toscana Enrico Rossi.

Anche Santa Fiora, borgo sul monte Amiata, nel comune di Grosseto, piange la scomparsa di Andrea Camilleri: il sindaco Federico Balocchi ha dichiarato il lutto cittadino per lo scrittore siciliano che nel paese trascorreva le vacanze estive ormai da molti anni, dal 2014 ne era diventato cittadino onorario e due anni fa si era visto anche intitolare il teatro.

“Finalmente si e’ realizzato il mio sogno – le parole del papà di Montalbano in occasione -, per tutta la vita ho sognato di avere un teatro e ora ne ho uno intestato a me. La mia commozione, la mia gratitudine per i miei concittadini per il sindaco e il consiglio comunale e’ profonda e durerà’ finche’ io durerò”. “Vorrei trattenerti. Non lasciarti andare. Anche se restano i tuoi libri. Sarà un lungo arrivederci perché ogni volta che sfoglierò una pagina sentirò la tua voce e il tuo gentile intercalare”, le parole del sindaco Balocchi. “Sono contento di averti visto emozionato quando ti ho consegnato la cittadinanza onoraria di Santa Fiora e quando il nostro teatro ha preso il tuo nome – aggiunge Balocchi -. Ho avuto un privilegio, ho conosciuto un Camilleri speciale, vicino di casa. Ci legava un affetto in comune per l’Amiata e Santa Fiora e condividere qualcosa di così grande rendeva il rapporto più intimo. Camilleri era generoso, nel cuore appassionato. Lo dimostrava”.

“Saluto con profondo affetto e gratitudine Camilleri, un grande siciliano che ha onorato la nostra terra nel mondo. I catanesi lo ricordano con profondo affetto. Il maestro accettò di dirigere l’Estate catanese alla fine degli anni Novanta, dopo l’esperienza esaltante di Franco Battiato. Catania in quegli anni era una vera capitale culturale del Paese. Geniale l’intuizione di portare in scena nelle vie e nelle piazze della città opere teatrali di grandi scrittori siciliani, valorizzando cosi la teatralità naturale della città. Indimenticabili le lunghe conversazioni, lente e dense, che mi hanno profondamente arricchito. Grazie Maestro, il Tuo segno non sarà mai dimenticato!”. Con queste parole il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci Enzo Bianco ha ricordato lo scrittore.

Sono tanti i sindaci che hanno dato il loro commosso ricordo per lo scrittore scomparso, come riporta il sito dell’Anci: tra gli altri, parole di stima e commozione vengono anche dalla sindaca di Roma, Virgina Raggi che in un tweet. A farle eco il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Un grande scrittore, narratore dei nostri tempi bizzarri, uomo sensibile e di grande talento, orgoglio per tutta l’Italia. Ciao Maestro Camilleri, che la terra ti sia lieve”. Mentre il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, sulla sua pagina Facebook, lo ricorda come “maestro di cultura, ironia e legalità”.

Mi capita di usare parole dialettali che esprimono compiutamente, rotondamente, come un sasso, quello che io volevo dire, e non trovo l’equivalente nella lingua italiana. Non è solo una questione di cuore, è anche di testa. Testa e cuore”. Andrea #Camilleri. Anche l’Accademia della Crusca, custode per eccellenza dell’italiano rende omaggio allo scrittore, scomparso oggi, postando su Twitter una sua frase sull’uso del ‘vigatese’.

“Ci mancheranno la sua schiettezza, la sua semplicità, il suo coraggio, il suo impegno civile e politico e le sue storie”. Così il vicepresidente della Regione Toscana, con delega alla cultura, Monica Barni ha ricordato la scomparsa di Andrea Camilleri intervenendo oggi all’Elba Book festival all’Isola d’Elba.

Per Barni, spiega una nota, “ci mancherà anche la sua lingua. Camilleri confessava di usare parole dialettali non trovando a volte l’equivalente nella lingua italiana. Non è solo, diceva, una questione di cuore, ma anche di testa. La lingua e il suo uso sono infatti forme di vita ed anche di questo Camilleri era maestro”.

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