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Morti sul lavoro, De Robertis e Saccardi: è intollerabile

Morti sul

Un profondo cordoglio da Lucia De Robertis e Stefania Saccardi per i morti sul lavoro ad Arezzo, “i luoghi di lavoro non possono essere luoghi di morte” afferma de Robertis, bisogna “aumentare a tutti i livelli la cultura della sicurezza e mettere in atto tutte le misure perché di lavoro non si debba più morire” conclude Saccardi.

“Un sincero, profondo cordoglio alle famiglie dei due dipendenti morti questa mattina sul lavoro all’Archivio di Stato di Arezzo”. Così la vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Lucia De Robertis dopo la morte dei due dipendenti dell’Archivio di Stato ad Arezzo.

“Anche questa è una morte sul lavoro che ci lascia sgomenti, perché i luoghi di lavoro non possono essere luoghi di morte”, aggiunge De Robertis “Alla magistratura il compito di indagare le cause che hanno prodotto la fuga di gas dal’impianto antincendio. Alle istituzioni deputate il dovere di rafforzare ancora le politiche per la sicurezza nei luoghi di lavoro, sia sul lato della prevenzione, sia sul lato della repressione di comportamenti illeciti che mettono a rischio la salute e la vita dei lavoratori”.

“Un lavoro”, conclude la vicepresidente del Consiglio regionale “che la Toscana porta avanti da tempo, nel campo della formazione e dei controlli, attraverso i dipartimenti della prevenzione delle aziende sanitarie. Dipartimenti che svolgono un lavoro straordinario e che, come tutto il comparto sanitario, non dovrebbero fare i conti coi tetti di spesa del personale, come da tempo la Toscana chiede e per cui ha chiesto al Governo di ottenere l’autonomia speciale nella sanità”.

“Ancora una volta dobbiamo piangere dei morti sul lavoro. Ieri un autotrasportatore che lavorava intorno a un’autocisterna a Empoli, stamani due dipendenti dell’Archivio di Stato di Arezzo. Il primo pensiero va naturalmente ai familiari, ai quali esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza”. Così l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi sulla morte dei due dipendenti dell’Archivio di Stato di Arezzo, deceduti perché intossicati per una fuga di argon.

“E’ davvero assurdo morire in questo modo”, prosegue ancora l’assessore Saccardi “So che è stato disposto il sequestro dell’edificio e che la procura di Arezzo ha aperto un’inchiesta.
Le indagini accerteranno lo svolgimento dei fatti e le eventuali responsabilità. In Toscana, tanto stiamo facendo per la sicurezza sul lavoro, ma è certo che c’è ancora tanto da lavorare per aumentare a tutti i livelli la cultura della sicurezza e mettere in atto tutte le misure perché di lavoro non si debba più morire”.

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