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Morto Silvano Panichi, uomo di teatro, intellettuale e fondatore di Laboratorio nove, aveva fatto parte del ‘Collettivo Victor Jara’

Sivano Panichi

Firenze, è morto oggi Silvano Panichi, uomo di teatro e intellettuale, fondatore di ‘Laboratorio Nove’ e di di ‘Atto Due’, e tra i primi animatori e ispiratori dell’esperienza del ‘Teatro della Limonaia’ di Sesto Fiorentino.

Silvano Panichi era nato ad Anghiari, in provincia di Arezzo nel 1949, ed aveva iniziato il suo percorso artistico negli anni ’70 con il Collettivo Victor Jara accanto a Davide Riondino.

Nel 1983 ha fondato il Laboratorio Nove di Sesto Fiorentino di cui è stato insegnante, attore e direttore artistico. Come regista ha curato vari spettacoli come Paseo por Madrid, Woyzeck e La Guerra di Troia non si farà. Nel campo cinematografico è stato attore con Alessandro Benvenuti, Paolo Brogi Taviani e Silvio Soldini. Ha diretto per 15 anni il Festival Intercity ed è stato insegnante per vari corsi di formazione per attori.

“Silvano Panichi è stato un protagonista assoluto della scena culturale della nostra città – ricorda il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi -. Nel suo lungo percorso artistico ha lavorato insieme a nomi di primissimo piano a livello nazionale e messo a disposizione la propria sensibilità e competenza per tanti progetti, tra cui il festival Intercity, da oltre trent’anni un punto di riferimento per il teatro contemporaneo. A Dominique e a tutti i suoi familiari esprimo il cordoglio e la vicinanza a nome mio e di tutta l’amministrazione comunale”.

“Noi che gli siamo stati vicini per tanti anni – scrive il suo amico Bruno Casini – vogliamo ricordarlo con il contributo che scrisse in occasione della pubblicazione del libro per i trent’anni della compagnia”.
Le idee nascono così, senza essere capite fino in fondo. Semplicemente si adagiano su un bisogno, un desiderio, poi vogliono essere verificate nella loro trasformazione in gesti e parole, in azioni concrete. E così diventano la tua vita. Interagiscono con altre persone, si sviluppano in spazi e architetture, si ampliano, diventano “grandi”.

 

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