MPS – “La prevista cessione di parte delle quote azionarie di Banca Monte dei Paschi da parte del Mef è stata indirizzata, diversamente dalle precedenti tranches, a soggetti ben definiti e non ad investitori diffusi. Questo fa sì che inizi a delinearsi un nucleo ben definito di soci industriali e di capitale, che si affiancheranno al Mef, attualmente ancora primo azionista”. Lo sottolinea in una nota la Fisac Cgil all’indomani della cessione del 15% del capitale azionario della banca senese da parte del Tesoro.
“Al momento è difficile fare previsioni sulle future implicazioni che questo cambiamento determinerà a livello di governance e sulle strategie future”, prosegue Fisa Cgil che indica come “prioritario” che “le organizzazioni sindacali aziendali siano coinvolte ed informate sull’evoluzione della situazione affinché, con qualsiasi scenario, vengano tutelati e garantiti i diritti e i livelli occupazionali, l’integrità del perimetro aziendale e che venga dato valore all’ormai consolidato percorso di ritorno alla solidità ed autonomia di banca Mps che ha come principali artefici tutte le lavoratrici e i lavoratori del gruppo”.
Accelera Mps a Piazza Affari, con il titolo della banca rilanciata da Luigi Lovaglio che balza del 14% in scia alle scommesse su una fusione con Banco Bpm, a sua volta in rialzo del 4%. “Fino ad ora” il Banco “ha negato un interesse in Mps” ma “l’appeal di un progetto industriale potrebbe cambiare con Anima”, su cui l’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha da poco lanciato un’Opa, in quanto un’integrazione tra le reti “implicherebbe sinergie ancora più alte”, affermano gli analisti di Bank of America secondo cui il governo italiano ha trasformato “la privatizzazione di Mps in un progetto industriale formando un nuovo hub bancario di dimensione, dopo Intesa e Unicredit”.