Mugello, al via l’impianto di sosta per la filiera delle carni della selvaggina cacciata. Il progetto, fortemente voluto dalla Regione Toscana e dalle Associazioni dei cacciatori, è stato realizzato dall’Unione montana dei Comuni del Mugello sulla base di un accordo sottoscritto nel 2015 con Città metropolitana di Firenze e Atc Firenze-Prato.
In una nota si spiega che la nuova struttura consentirà ai cacciatori di conferire nell’area adibita la selvaggina, essenzialmente ungulati come cinghiali, daini e caprioli, indipendentemente dagli orari di apertura del Centro carni che è attiguo e comunicante, avendo a disposizione un’entrata separata dall’impianto principale. All’interno del centro sosta i cacciatori cureranno le operazioni preliminari sugli animali, lasciandoli poi in un ambiente protetto e refrigerato a disposizione del veterinario dell’Azienda sanitaria che ne verificherà l’idoneità alla lavorazione da parte della Cooperativa agricola Firenzuola che gestisce il centro Carni Mugello, e alla commercializzazione secondo le normative in vigore.
“Questa struttura è un impianto fondamentale per offrire garanzie sulla macellazione di carne da selvaggina e può dare una forte spinta a un’importante filiera della carne selvaggina come quella mugellana – sottolinea la vicepresidente della Regione e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi -. Sugli ungulati bisogna esercitare una forte azione di controllo per salvaguardare sia l’agricoltura che la sicurezza sulle nostre strade, ma tutto questo deve essere collegato a un percorso di recupero, controllo e messa in circolazione in modo trasparente di carni che siano assolutamente controllate. Questa struttura potrà servire anche a loro e al tempo stesso garantire una carne sicura dal punto di vista sanitario e tracciabile secondo le normative Ue, alimentando una filiera virtuosa di commercializzazione e utilizzo delle carni da animali selvatici che sono di grande qualità”.