
Mugello, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani annuncia un piano speciale per la messa in sicurezza di un territorio assediato dalle frane. Mercoledì la prima riunione con tutti i sindaci dell’area.
Gli eventi alluvionali di una settimana fa hanno evidenziato il problema in tutta la sua gravità. Il Mugello, anche nelle sue parti più abitate e produttive, è assediato dalle frane. Con la conseguenza di avere strade e ferrovia bloccate per settimane. Della ferrovia che da due anni va a singhiozzo abbiamo già raccontato, con tutte le conseguenze del caso. Ma il piano annunciato dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani non va solo nella direzione della messa in sicurezza, ma anche nel combattere l’abbandono del territorio. Abbandono che diventa diretta conseguenza di luoghi che diventano inospitali, da dove è difficile muoversi per andare a scuola o al lavoro, dove si percepisce un forte senso di precarietà. Si parla di interventi strutturali e non solo emergenziali per fermare frane e spopolamento. Quanto accaduto in questi anni alla Sieve e al suo affluente Carza ha sostanzialmente modificato la morfologia del territorio. La Faentina è in crisi permanente, l’Alto Mugello è spesso tagliato fuori e isolato. Nel calcolo dei danni a causa di quanto accaduto una settimana fa – cento milioni – restano esclusi i danni subiti dalla ferrovia. Si parla anche di un finanziamento ad hoc per completare lo scolmatore. Vaglia, Scarperia, San Piero a Sieve, Borgo San Lorenzo, Ronta: qui anche Giani parla di una situazione complicatissima. Interlocuzioni con il Ministro alla Protezione civile Musumeci, un primo tavolo con tutti i Sindaci del Mugello in Regione, il prossimo mercoledì 26 marzo. Quando, dopo la dichiarazione di emergenza regionale, dovrebbe arrivare anche l’emergenza nazionale. Quando dovrebbe essere passata una nuova pesante perturbazione che interesserà la Toscana fino a martedì.