Dom 24 Nov 2024
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ToscanaCronacaMulte operai Superlativa, presentata mozione in Consiglio regionale

Multe operai Superlativa, presentata mozione in Consiglio regionale

 Fattori (Sì): “La Regione si schieri con operai e chieda immediato ritiro   multe. Parlamentari e consiglieri sfilino in corteo il 18 gennaio”.

Arriva in Consiglio regionale la mozione di Sì -Toscana a Sinistra, nella quale si esprime solidarietà agli operai della tintoria Superlativa e alle altre persone sanzionate. La mozione impegna la Giunta Regionale ad attivarsi presso la Prefetta di Prato, dottoressa Scialla, e presso il Ministero degli Interni, per ottenere l’immediato ritiro delle multe ai lavoratori in sciopero e a chi solidarizzava con loro, fra cui due studentesse. Si chiede inoltre alla Giunta di attivarsi presso il Governo nazionale, perché siano cancellati i due decreti sicurezza firmati da Salvini, ora convertiti in legge, all’origine delle multe contro gli operai che stavano scioperando contro sfruttamento e illegalità.

“Ci troviamo davanti al mostruoso paradosso per cui vengono puniti e multati non gli sfruttatori, che evadono norme e fisco, ma i lavoratori, che scioperano contro sfruttamento e illegalità. Di questo dobbiamo ringraziare prima di tutto l’ex ministro Salvini”, dichiara Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra in Consiglio regionale. “Sicurezza, per noi, significa assicurare il rispetto dei diritti fondamentali all’interno di tutti i luoghi di lavoro, compresi i capannoni industriali del distretto pratese”.

“L’attività della tintoria Superlativa è stata sospesa più volte, nel corso del tempo, a causa dell’accertato ricorso al lavoro nero ed altre irregolarità, compresi turni massacranti, indennità non riconosciute e ritardi nei pagamenti. La prefettura, la questura e le istituzioni dovrebbero usare mezzi ed energie per contrastare e sanzionare efficacemente lavoro nero, lavoro grigio, evasione del contratto nazionale di categoria, turni di dodici ore al giorno per sette giorni la settimana, negazione di diritti elementari, come quelli alla malattia e alle ferie, paghe da fame, che in molti casi non superano i 1000 euro mensili e non per comminare 84 mila euro di multa a chi subisce e patisce tutto questo, oltretutto dopo essere da 7 mesi senza stipendio”, prosegue Fattori.

“In questa situazione, prefettura e questura di Prato dovrebbero scusarsi con i lavoratori, costretti a scioperare per ottenere il rispetto di elementari diritti che le istituzioni avrebbero il dovere di assicurare e garantire, non certo multarli”, continua Fattori. “Come è grave il tentativo di limitare l’attività sindacale di Luca Toscano e Sarah Caudiero, i due sindacalisti del Si Cobas che stanno seguendo la vertenza e che mesi fa ricevettero due fogli di via obbligatori da parte della questura di Prato”.

“La Regione Toscana deve schierarsi senza se e senza ma a fianco degli operai e chiedere alla Prefetta Scialla e al Ministero degli Interni l’immediato annullamento delle multe. E dobbiamo esigere dal Governo nazionale la cancellazione dei decreti sicurezza voluti da Salvini, ora convertiti in legge.”

“Il 18 gennaio – conclude Fattori – è stata indetta a Prato una manifestazione per chiedere il ritiro delle multe, ovviamente noi consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra ci saremo e faccio appello ai colleghi parlamentari, consiglieri regionali e comunali perché siano presenti: non possiamo lasciare soli questi lavoratori, né accettare che venga limitato il diritto allo sciopero o che venga colpito chi denuncia condizioni di sfruttamento sul lavoro”.

 

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