Bambagioni, che è presidente della commissione controllo, ha fatto il punto sulle audizioni in vista della discussione in Consiglio Comunale. “Visto il no alla quotazione in borsa e visto l’indebitamento dell’azienda, porrò in modo energico – ha preannunciato – una questione in Consiglio comunale: ci sono basi solide per la nascita della multiutility? “
“Riguardo ad Alia, che sta gestendo la fase di formazione della Multiutility, attualmente i comuni serviti sono 58, divisi fra Firenze, Prato e Pistoia. Dal bilancio del 2023 emerge un volume d’affari di circa 500 milioni, 28 milioni di utili, ma soprattutto 585 milioni circa di passività . Nell’ultimo anno, con la fusione, si sono aggiunti oltre 200 milioni. Un aspetto profondamente sbagliato emerso dalla lettura del bilancio è che siano stati distribuiti dividendi per circa 33 milioni attraverso una capitalizzazione dei costi”. lo ha rivelato Paolo Bambagioni consigliere della lista Schmidt, presidente della commissione controllo di Palazzo Vecchio. Che ha aggiunto “la politica sta dicendo di non voler ricorrere a risorse private, ma è anche vero che senza risorse non si possono fare investimenti”.
“Il progetto di multiutility nasce allo scopo di arrivare a una gestione unitaria dei servizi e soprattutto più efficiente. Il nostro compito è quello di predisporre una relazione sulla multiutility da presentare al Consiglio comunale e per far questo abbiamo condotto un ciclo di audizioni, consci della rilevanza strategica di una gestione sana di acqua, energia e rifiuti in questo momento storico, visto inoltre che arriviamo alla multiutility con alcuni anni di ritardo rispetto ad altre realtà ”  ha dichiarato Paolo Bambagioni, facendo il punto sui lavori ella commissione oggi in conferenza stampa.
“Siamo partiti con l’audizione di Salvatore Santoro, dirigente del Servizio Società Partecipate del Comune di Firenze -ha proseguito Bambagioni- , con il quale abbiamo analizzato il percorso che ha portato alla nascita della multiutility (la delibera dell’ottobre 2022 e poi l’atto nel gennaio 2023); poi abbiamo ascoltato l’Assessore del Comune di Firenze Giovanni Bettarini, che ha chiarito la volontà di andare avanti inserendo acqua e rifiuti ma senza la quotazione in borsa”.
“Il terzo audito è stato Lorenzo Perra -ha ripercorso. Bambagioni- già Assessore al Bilancio. Perra ha ricostruito come il processo di nascita della multiutility e stato vissuto all’interno di Alia, tenendo conto anche delle procedure di adesione non sempre semplici, visti anche gli stop and go. Un punto sul quale i componenti della Commissione si sono soffermati è il piano industriale che, al momento, risulta completamente da rivedere”.
“A seguire, abbiamo ascoltato due autorità regolatorie, cioè quelle che devono controllare che i gestori di acqua e rifiuti agiscano al meglio. L’Autorità Idrica Toscana ci ha rassicurato, mentre per quanto riguarda i rifiuti permangono diverse problematiche. I costi delle bollette, in aumento negli ultimi anni, derivano dalle mancate scelte sugli impianti, spesso vetusti o insufficienti. Sono i costi delle mancate decisioni”.
“Visto il no alla quotazione in borsa e visto l’indebitamento dell’azienda, porrò in modo energico – ha preannunciato – una questione in Consiglio comunale: ci sono basi solide per la nascita della multiutility? Auspico in Consiglio comunale un dibattito franco e concreto, non ideologico. Invito i proprietari, a partire dal Comune, a prendere in mano la questione e a dare risposte, una volta per tutte, chiare”, ha concluso Bambagioni.