Firenze, “Momento storico e fondamentale per la gestione dei servizi pubblici locali”, così ha esordito il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, alla presentazione della ‘Multiutility Toscana’.
Martedì 3 maggio infatti, a seguito della approvazione dell’atto di fusione per incorporazione dei consigli di amministrazione delle società Acqua Toscana, Consiag, Publiservizi e Alia Servizi Ambientali, prende formalmente avvio il processo di costituzione della Multiutility Toscana, la nuova holding dei servizi pubblici locali (ambiente, energia e acqua), partecipata da 66 Comuni della Toscana, tra i territori dell’Empolese Valdelsa e le province di Firenze, Prato e Pistoia.
In podcast uno stralcio dell’introduzione del presidente Giani alla lunga conferenza stampa di presentazione.
La struttura post fusione, con quote destinate ai Comuni di Firenze (37,1%), Prato (18,2%), Pistoia (5,4%) Empoli (3.4%) e altri comuni toscani (35,9%) sarà ora sottoposta all’approvazione, entro settembre 2022, da parte dei consigli comunali e dell’assemblea della società.
Il progetto per la formazione Multiutility Toscana e i prossimi passi sono stati presentati oggi nella sede della Regione Toscana. A seguito dell’approvazione in assemblea, è stato spiegato, saranno previsti due successivi aumenti di capitale: il primo, approssimativamente entro l’ultimo trimestre del 2022, rivolto ai conferimenti delle quote da parte delle altre utilities interessate e il secondo, entro il 2023, attraverso la quotazione e la creazione di una public company con almeno il 51% del capitale sociale detenuto dai soci pubblici e il 49% finanziato dal mercato azionario.
Il primo nucleo di aggregazione, è stato spiegato, costituisce un player integrato nei settori ambiente, energia e ciclo idrico, in grado di garantire già oggi circa 700 milioni di ricavi (dati 2021) con un Ebidta di 171 milioni, investimenti per 171 milioni e un patrimonio netto di 467 milioni, e con partecipazioni: Estra (39.6%), Acque (19,3%) e Toscana Energia (31%).
L’apertura a partecipazioni delle altre aziende del territorio toscano ha come obiettivo di arrivare a oltre 3 miliardi di fatturato, potenzialmente oltre 4 considerando l’espansione nelle regioni limitrofe. Il progetto prevede che la creazione della Multiutility e la successiva quotazione generino il miglioramento dei servizi, il contenimento dei costi delle bollette, il raddoppio dei dividendi per i Comuni soci e della capacità d’investimento fino ad 1,5 miliardi.